IL ROMANISTA (V .META) - Senza gol e senza Europa. Finisce con un pareggio di negazioni lultima trasferta stagionale della Roma, che dopo aver strapazzato il Milan allandata, non va oltre lo 0-0 a San Siro nonostante la superiorità numerica per cinquanta minuti. Serviva un miracolo per rientrare nella corsa quinto posto e adesso non serve più neanche quello: per prendere parte alla prossima edizione dellEuropa League la Roma dovrà vincere la Coppa Italia
La Roma non forza i ritmi, aspetta e riparte, al punto che in fase di non possesso il 4-2-3-1 diventa 4-4-1-1, e si affida alle accelerazioni di Lamela, che al 25 mette una gran palla in area per Marquinho, Abbiati respinge. Il Milan si fa vedere dalle parti di Lobont per la prima volta soltanto al 26, quando Muntari prova una soluzione da fuori area, e poi con più convinzione alla mezzora: De Sciglio salta netto Dodò, scivola ma si rimette in piedi e crossa al centro per Boateng, Lobont chiude in due tempi. Sul rovesciamento di fronte, altro destro dal limite di Totti, altra risposta di Abbiati. Quattro minuti prima dellintervallo lepisodio che potrebbe cambiare le sorti della gara, il rosso diretto a Muntari per proteste che lascia il Milan in dieci. Solo che linferiorità numerica si rivela benefica per i rossoneri, perché Allegri manda Boateng a fare linterno sinistro a centrocampo e il Milan chiude in attacco, con un bel colpo di testa in tuffo di El Shaarawy, palla deviata in angolo. La ripresa si apre sui due minuti di sospensione con cui larbitro Rocchi risponde ai buu rivolti a Balotelli dal settore ospiti, decisione seguita a due avvisi dello speaker. Quando si ricomincia è sempre il Milan a dare limpressione di avere il controllo del gioco, Balotelli ci prova su punizione ma non è serata, così al quarto dora ci vuole uninvenzione di Totti per mettere Marquinho davanti al portiere, la sua conclusione scavalca Abbiati ma viene intercettata e spazzata via da Mexes a pochi centrimetri dalla linea di porta. Andreazzoli mischia le carte inserendo Pjanic per Perrotta e poi Florenzi per Marquinho, ma il bosniaco è lontano dalla condizione migliore sia sul piano fisico sia su quello della lucidità, a centrocampo è Bradley a correre e recuperare per tutti e dove non arriva lui, il Milan fa male. O almeno ci prova, perché per due volte Flamini calcia addosso a Lobont su invito di Balotelli, prima che Constant stenda in area Lamela senza solo dopo essere intervenuto sulla palla, senza che Rocchi fischi un rigore piuttosto evidente. Nel finale Allegri butta dentro Pazzini e Andreazzoli Destro, ma la cosa migliore la fa Dodò con un bel sinistro desterno dal limite dellarea che esce di un soffio. Nel recupero arriva il rosso diretto a Totti per una manata a Mexes: il capitano salterà il Napoli e sarà difficile trovare qualcuno che non pensi sia meglio così.