Lamela e Totti piegano il Parma: aggancio riuscito

18/03/2013 alle 09:54.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Aggancio. La Roma più spallettiana dai tempi di Spalletti batte il Parma e raggiunge Lazio e Inter (ma i nerazzurri devono recuperare la gara contro la Sampdoria) al quinto posto. Non si poteva chiedere di più a questa serata e nemmeno ad Aurelio Andreazzoli, che in 5 giornate ha recuperato 10 punti a Petkovic nel derby lungo



Vittoria meritata e, soprattutto, accompagnata da momenti di grande calcio. Il più bello di tutti al 15’ del primo tempo. Veronica di a centrocampo per liberarsi di due uomini, tacco di a smarcare Marquinho che vola sulla fascia e crossa da fondo campo: Perrotta scivola, ritrova equilibrio e pallone ma lo spedisce contro la traversa. Sarebbe stato un gol da cineteca. Andreazzoli indovina le scelte. Manda per la seconda volta consecutiva in panchina Osvaldo, che si becca i fischi della curva alla lettura delle formazioni: il lungo addio tra l’attaccante e la Roma è ufficialmente cominciato. È ancora , come a Udine, a fare il centravanti. Questa volta, però, ci sono molti più giocatori adatti a lanciarsi negli spazi lasciati dal «finto nueve» giallorosso e il gioco è di migliore qualità. L’altra sorpresa è Tachtsidis di nuovo titolare, al fianco di De Rossi. Dall’esonero di Zeman, al greco erano toccati solo 8 minuti nella neve di Bergamo. Donadoni, invece, lascia in panchina Biabiany e schiera Nicola Sansone vicino ad Amauri, che contro la Roma ha fatto gol spesso e volentieri. Molto sorprendente e negativa la scelta di Ampuero, difensore peruviano al debutto assoluto in campionato schierato per di più a centrocampo.



Nel primo tempo la Roma sfiora il gol almeno in tre occasioni e a inizio ripresa colpisce traversa e palo in successione con un calcio di punizione ciclonico. I giallorossi hanno speso tanto e raccolto poco: è il classico caso in cui si rischia la punizione. Il Parma va vicino al pareggio per tre volte: la traversa di Paletta (testa su corner) e due salvataggi miracolosi di Marquinhos (su Sansone) e Burdisso (su Parolo) impediscono l’ingiustizia. È su punizione, con la barriera che salta anziché restare con i piedi per terra, a regalare il gol del 2-0 e a permettere allo stadio di tifare Torino fino al gol di Jonathas. Stamattina l’Alta Corte del Coni darà il suo parere sulla vittoria a tavolino contro il Cagliari. Nessuno alla Roma vuole pensare a un esito diverso dallo 0-3. Dopo tanta fatica per risalire in classifica sarebbe davvero una beffa. Peggio di quella del fantasceicco