LEGGO (F. BALZANI) - Applausi, qualche scappellotto, i fuochi dartificio e gli occhi lucidi di un ragazzo di 36 anni che percorre il tragitto dagli spogliatoi al campo Di Bartolomei attraverso un corridoio umano stringendo la mano a tutti prima di finire in aria, sollevato come un trofeo dai compagni. Poi uno striscione
«Emozionato? Un pochetto sì», confida Francesco a papà Enzo che insieme a mamma Fiorella, al fratello Claudio e ai figli Chanel e Christian erano presenti alla festa. «Questo è un giorno indimenticabile - le parole del capitano - Resterà nella storia di Francesco e non di Totti. Venti anni alle spalle? Mi sento un 20enne, ne ho altri venti davanti». Poi un pensiero a quel 23 marzo 1993: «Ero con campioni che prima vedevo solo da lontano, ma ero spensierato, pensavo a divertirmi. Ho sempre fatto questo lavoro con passione. Rimpianti? No, il mio legame con questa città è speciale. È come se fossimo tutti fratelli, è come se ci conoscessimo da 36 anni. Ho fatto una scelta di cuore». Che ha fatto innamorare tre generazioni. Ma questo non è un addio, Totti pensa anche al futuro: «Spero di vincere il 2˚ scudetto, nessuno a Roma cè riuscito, sarebbe un altro record. Questa Roma singolarmente vale più della Juve, ma loro sono più squadra. Il Mondiale? Presto per parlarne».
È arrivato invece il tempo di parlare del rinnovo, verrà fatto la settimana prossima quando tornerà Pallotta. «Sono onorato - ha detto il presidente - di essere una piccola parte della sua storia nella Roma. Sono coinvolto soltanto da 20 mesi, non posso immaginare cosa significhi esserlo per 20 anni. Grazie Francesco». «Francesco - ha detto il ds Sabatini - è un privilegio per tutti noi».
«Festa doverosa», ha sottolineato il dg Baldini. Ma gli attestati di stima sono centinaia, alcuni decisamente illustri. Da quello di Baggio («Continua stupirci con le tue giocate») a Falcao («Straordinario, avrebbe fatto la sua figura nella Roma dell82/83») passando per Lippi («Splendido uomo che non ha mai abbandonato la sua città»). Galliani rimpiange di non averlo avuto al Milan e Gattuso addirittura si commuove mentre lo paragona al Colosseo. Totti ha ringraziato tutti riservando un pensiero speciale ai Sensi: «Rosella è una sorella e ho avuto un rapporto splendido con suo papà. Se ho fatto questa carriera è soprattutto grazie a loro. Mi hanno dato tutto quello che volevo».