Fratello Totti

29/03/2013 alle 09:35.

LEGGO (F. BALZANI) - Applausi, qualche scappellotto, i fuochi d’artificio e gli occhi lucidi di un ragazzo di 36 anni che percorre il tragitto dagli spogliatoi al campo Di Bartolomei attraverso un corridoio umano stringendo la mano a tutti prima di finire in aria, sollevato come un trofeo dai compagni. Poi uno striscione

«Emozionato? Un pochetto sì», confida Francesco a papà Enzo che insieme a mamma Fiorella, al fratello Claudio e ai figli e Christian erano presenti alla festa. «Questo è un giorno indimenticabile - le parole del capitano - Resterà nella storia di Francesco e non di . Venti anni alle spalle? Mi sento un 20enne, ne ho altri venti davanti». Poi un pensiero a quel 23 marzo 1993: «Ero con campioni che prima vedevo solo da lontano, ma ero spensierato, pensavo a divertirmi. Ho sempre fatto questo lavoro con passione. Rimpianti? No, il mio legame con questa à è speciale. È come se fossimo tutti fratelli, è come se ci conoscessimo da 36 anni. Ho fatto una scelta di cuore». Che ha fatto innamorare tre generazioni. Ma questo non è un addio, pensa anche al futuro: «Spero di vincere il 2˚ scudetto, nessuno a Roma c’è riuscito, sarebbe un altro record. Questa Roma singolarmente vale più della , ma loro sono più squadra. Il Mondiale? Presto per parlarne».

È arrivato invece il tempo di parlare del rinnovo, verrà fatto la settimana prossima quando tornerà Pallotta. «Sono onorato - ha detto il presidente - di essere una piccola parte della sua storia nella Roma. Sono coinvolto soltanto da 20 mesi, non posso immaginare cosa significhi esserlo per 20 anni. Grazie Francesco». «Francesco - ha detto il ds - è un privilegio per tutti noi».

«Festa doverosa», ha sottolineato il Baldini. Ma gli attestati di stima sono centinaia, alcuni decisamente illustri. Da quello di Baggio («Continua stupirci con le tue giocate») a Falcao («Straordinario, avrebbe fatto la sua figura nella Roma dell’82/83») passando per Lippi («Splendido uomo che non ha mai abbandonato la sua à»). Galliani rimpiange di non averlo avuto al Milan e Gattuso addirittura si commuove mentre lo paragona al Colosseo. ha ringraziato tutti riservando un pensiero speciale ai Sensi: «Rosella è una sorella e ho avuto un rapporto splendido con suo papà. Se ho fatto questa carriera è soprattutto grazie a loro. Mi hanno dato tutto quello che volevo».