Zeman-Roma: crack? Liti, scuse e un feeling agli sgoccioli

28/01/2013 alle 08:27.

GASPORT (M. CECCHINI) - I matrimoni d'interesse a volte funzionano benissimo, e senza che nessuno se ne scandalizzi. Stavolta, però, quello tra la Roma e Zeman non sembra avere un lieto fine all'orizzonte, visto che il boemo è stretto nella morsa fabbricata dai risultati deludenti e da un feeling con la società mai sbocciato davvero,

 

 
Spogliatoio Sarebbe sbagliato, però, criticare tutta la gestione zemaniana. Detto che la società e tutti gli osservatori ritengono inconcepibile che una rosa come questa (che in due anni ha fatto sborsare sul mercato al tandem Pallotta-UniCredit circa 70 milioni) sia ottava in classifica, il boemo ha valorizzato giovani come Lamela e Marquinhos, rigenerando fisicamente capitan e segnando tantissimo. I gossip dello spogliatoio, però, raccontano come i calciatori, saputo dell'arrivo di Zeman, abbiano capito come la dirigenza non puntava a vincere, e questo ha forse creato qualche alibi psicologico. Non solo. Come sta emergendo adesso, la gestione del tecnico è apparsa antiquata. Allenamenti demodé, poco dialogo, poca crescita tecnica, poca sintonia con lo staff medico, la scelta di Goicoechea, per non parlare del poco feeling coi calciatori, a partire da ma non solo (i brasiliani, ad esempio).
 
Questione di carisma Luis Enrique non era perfetto, ma i giocatori lo adoravano e, grazie al curriculum da calciatore, lo consideravano un potenziale vincente. Zeman, invece, appare un cacciatore di alibi: gli arbitri, il terreno di gioco e, soprattutto, gli errori dei giocatori. Come dire, l'autocritica non fa parte del bagaglio che mostra nello spogliatoio. E questo alla lunga conta e conterà durante tutta questa lunga settimana. Soprattutto se la dirigenza pare non tollerare più parole in fuorigioco. Impressioni? Se arriverà il divorzio, meglio preparare gli antidoti, perché i veleni non mancheranno.