Non mettete in croce Lamela

25/01/2013 alle 09:13.

CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Dopo i due gol al Milan, di Erik Lamela si sono perse le tracce nel tabellino dei marcatori. Peccato perchè il talento argentino era riuscito in una vera e propria impresa segnando dieci gol in dodici partite cominciate da titolare e dimostrando quanto fosse stato oculato il suo acquisto da parte della Roma, fortemente voluto da Walter Sabatini.

VOTACCI - Insufficienze a destra e a manca (ma per noi ha giocato da 6), sono quelle che ha raccolto Lamela in merito alla prestazione dell’altra sera in Coppa Italia contro l’Inter. Pesano sui votacci soprattutto un paio di occasioni sciupate quasi a tu per tu con Handanovic: una conclusione di alta da posizione leggermente defilata e, nel finale, con il pallone ancora sul ma da posizione favorevolissima, l’idea di non fidarsi del suo piede debole e di rientrare sul sinistro, finendo per scontrarsi contro una marea di maglie nerazzurre in rapido ripiegamento. (...)

 
RIMBROTTI - Son seguiti, naturalmente, i soliti rimbrotti, le solite critiche che lo stesso Zeman non gli ha mai risparmiato: Lamela egoista, Lamela avulso dal gioco, Lamela testardo nel voler risolvere tutto da solo e poco partecipe alla manovra collettiva. Vero, ma non del tutto. E vi dimostriamo perchè.

 
CATENA DI DESTRA - Certo, non è che il giovane argentino abbia entusiasmato, ma vanno anche dette alcune cose importanti a suo favore. Anzi, le facciamo dire in primo luogo dal virgolettato di Piris nel cuore dell’Olimpico a fine Roma-Inter di coppa: «Io Bradley e Lamela adesso sulla fascia destra ci troviamo a meraviglia». Già, perchè mercoledì sera la Roma ha sfondato spesso e volentieri proprio sulla fascia destra dove gli schemi di Zeman hanno funzionato eccome stavolta (...).

Questo per dire che se è vero che Lamela talvolta indugia, s’incaponisce e sbaglia, è anche vero che, magari non al cento per cento, si sta applicando nel gioco di Zeman che lo porta tra l’altro spesso in zona gol. A chi ha bocciato pesantemente il giovane Erik, va anche ricordato che è lui a pescare solo davanti ad Handanovic con un prezioso assist (velo di ) su taglio “zemaniano” del capitano. Peccato che, proseguendo nella corsa e ritrovandosi il pallone sul sinistro, Lamela non abbia alzato la testa potendo così evitare di centrare in pieno Ranocchia.

 
RISORSA - Insomma, Lamela anche in un periodo in cui non riesce a ritrovare il gol e la brillantezza autunnale, non è certo un peso per la manovra della Roma anzi, è una risorsa importante che tornerà ancora molto utile di qui alla fine della stagione. (...)