CORSERA (L .VALDISERRI) - La prima legge delle Tavole di Zdenek Zeman dice che il risultato può essere casuale ma che la prestazione rimane. La seconda dice che il derby è una partita come le altre. Mescolando questi due elementi
È il terzo successo consecutivo dopo la sconfitta contro la Lazio: una reazione fondamentale, visto che la botta poteva essere forte, che permetterà alla Roma di affrontare sabato prossimo la Fiorentina in uno scontro valido per lalta classifica e dal forte connotato emotivo, visto che sullaltra panchina ci sarà Vincenzo Montella e in campo andranno Pizarro e Aquilani. È soprattutto un risultato meritato, costruito con una ripresa giocata con qualità e velocità. Il Siena non subiva gol da cinque partite (quattro di campionato e una di Coppa Italia) e ne ha presi tre in 45. Destro ha segnato la sua prima doppietta romanista, prendendosi anche gli insulti dei tifosi del Siena, e in mezzo cè stato il 2-1 di Simone Perrotta, 35 anni, alla nona stagione giallorossa, mandato in campo da Zeman al posto di Tachtsidis (bravo nellazione dell1-1) negli ultimi 14 minuti. Un premio alla professionalità del campione del mondo 2006, che è rimasto a Roma anche se in molti avrebbero voluto liberarsi del suo contratto.
È stato il simbolo di una giornata importante in cui ha funzionato tutto quanto, almeno nel secondo tempo: Totti è stato il migliore per qualità e quantità, uscendo dopo gara con la sua ennesima battuta: «Non posso parlare perché sto mangiando il panettone»; Destro ha fatto dimenticare lassenza di Osvaldo e Lamela; Pjanic ha giocato benissimo anche se si è dovuto inventare attaccante esterno (ma nella ripresa si è cercato una posizione più da regista). Sul ruolo del bosniaco si potrà parlare a lungo, come sul sesso degli angeli. La verità è che se il 4-3-3 sia vero o presunto, poco importa: quello che Zeman chiede alla squadra è soprattutto una mentalità offensiva e questa cè stata al massimo livello. Raggiunto l1-1, su un campo pesantissimo e avendo già speso molto, la Roma non ha abbassato i ritmi, ma li ha alzati. Ha rischiato di prendere i contropiedi del Siena, che si è dedicato solo a difendersi, ma ha stretto lavversario nella sua area e lo ha martellato fino a ottenere la vittoria. Con grande onestà, Serse Cosmi ha ammesso che il risultato è stato giusto. La classifica è brutta ultimo posto insieme al Pescara ma ingiusta perché il «suo» Siena si porta il peso di un meno 6 per colpe altrui. La prossima gara, contro il Catania, ancora in casa, sarà ancora più importante.