CORSPORT (P. TORRI) - Non sappiamo quanti di voi abbiano visto la prima partita di Alessandro Del Piero con la maglia del Sydney. Tifosi juventini esclusi, non crediamo in molti. Magari, però, sarà stato sufficiente vedere anche un semplice servizio sulla prima volta australiana del giocatore che per lAvvocato era Pinturicchio. Non
Fissate queste immagini, ecco, che reazione avremmo se, tra un paio danni, ci capitasse di vedere Francesco Totti vestito di celestino e alle prese con un boomerang? Altro che brutto effetto, con tutto il rispetto, sia chiaro, per la scelta di Del Piero, campione vero, in campo e fuori. Ma quello che qui vogliamo dire è che non abbiamo capito e mai capiremo la scelta fatta, ormai un anno fa, da parte della Juventus, caro Del Piero arrivederci e grazie. No, con certi giocatori, sempre meno per la verità, non si può fare. Prendete lInter: vi ricordate anche una sola parola nerazzurra che abbia mai messo in dubbio il futuro di Zanetti, trentanove candeline già spente? Francesco Totti è uno di questi. Anzi, forse per la Roma è stato ed è ancora di più. Per dire: la biografia dei numeri del numero dieci giallorosso è lalbum dei record societari. Con uno così, se ha voglia ancora di giocare, pure a trentotto anni, cioè letà che avrà quando gli scadrà il contratto in corso, ci si mette intorno a un tavolo e si trova una soluzione. (...)