Vucinic: "Fossi un tifoso della Juve fischierei Zeman"

28/09/2012 alle 11:27.

LA STAMPA (M. NEROZZI) - Mirko Vucinic, tre gol in sette partite giocate, la stagione scorsa gliene servirono 14: è diventato più bravo?

«L’importante è che vinca la squadra, se poi faccio gol io o lo fa un altro non è una cosa fondamentale».



Con la avete fatto fatica: siete stanchi?

«Fai tante partite in pochi giorni, e allora è normale che un po’ di stanchezza ci sia. Ma siamo andati a giocare su un campo difficile come Firenze: e siamo usciti con un punto. Imbattuti».



A Pechino, nella Supercoppa, e a Genova è entrato e l’ha vinta: dunque?

«Dunque niente, perché noi non dipendiamo da un solo giocatore».



Sicuro?

«Sicuro, sicurissimo: perché è difficile che uno solo cambi la squadra e la partita. Anzi, ce ne sono tre al mondo che possono farlo: , Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic».




Non si sente insostituibile?  

«No, no. Sono disponibile, non insostituibile. Ecco, l’ho incartata bene? (sorriso)».



Quando la lascia fuori per il che cosa le dice?

«Lui è l’allenatore e lui decide ».



«Pirlo era arrabbiato per la sostituzione», ha spiegato Carrera a Firenze: a lei capita mai?

«Ma è normale, anche per me. Se uno non si arrabbiasse, vorrebbe dire che non avrebbe piacere di stare qui, e giocare».



Dopo il , Carrera disse che lei «deve dimostrare di meritarsi il posto»: cos’era successo?

«Nulla, quella settimana stavo in Nazionale. E avevo anche un po’ male all’anca».



La Roma è più forte dell’anno scorso?

«Non lo so. Ha avuto sfortuna con il , e anche l’altra sera con la Samp».




E voi siete più forti?

«Sono arrivati due, tre giocatori di grande livello, però l’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto, e in questa stagione dobbiamo rifare di tutto per vincere di nuovo il campionato. Vediamo alla fine».



Con i 15 milioni della sua vendita, la Roma ha preso Osvaldo: chi ci ha guadagnato?

«Boh, io con i numeri non sono molto bravo».



In che cosa è bravo?

«Con la palla».



Osvaldo spera che loro siano migliori in attacco,perché lì si vincono le partite: lei che ne dice?

«Che secondo me le partite si vincono a centrocampo, perché è quello che supporta l’attacco ».



È ancora il vostro pezzo migliore?

«E fondamentale, come poi in tutte le squadre ».



Pirlo le sembra in crisi?

«A me sembra il Pirlo di sempre. E in allenamento è sempre il primo».



Non è in debito di ossigeno? 

«Ha tanti di quei soldi che avere debiti per lui è impossibile (sorriso)».



A Roma ha più ricordi o rimpianti?

«Ho dei bellissimi ricordi, e il rimpianto, grande, di non aver vinto lo scudetto».



Perché è così difficile vincere a Roma?

«Per l’ambiente, che è molto complicato: c’è tanta pressione ».



Più che alla ?

«Sicuramente».



Aver vinto il titolo qui è stata una rivincita?

«Sì. Arrivare alla e vincere al primo anno è stata una cosa bellissima».




Perché se ne andò da Roma?

«Erano successe parecchie cose che non mi avevano più fatto stare bene».



Il più pericoloso della Roma?

«».




Amico o avversario?

«Tutti e due. E gli faccio gli auguri per il compleanno».



Ha detto che Zeman è la manna per tutti attaccanti: e ?

«Uno che cerca di migliorarti, da tutti i punti di vista».



Alla fine degli allenamenti di Zeman eravamo morti, ha raccontato ancora: dopo quelli ?

«Eh, sono due begli allenatori, anche da quel punto di vista. È una bella lotta su chi ti fa lavorare di più».



Ma lei non era uno scansafatiche?

«Con Zeman mi sono trovato bene, con il mister (, ndr) bene. Loro vedevano, e vedono, se mi alleno o no».




Si dice che Zeman non sia un vincente: etichetta sbagliata?

«Secondo me ogni persona vorrebbe vincere, ma poi dovrebbe anche essere supportata dalle persone a sua disposizione. Cioè da squadre per vincere ».



Allenatori e giocatori si giudicanodalle vittorie?

«No».



Gli juventini non amano molto Zeman: fosse un tifoso che farebbe sabato?

«Lo fischierei».



Visto che sarà in campo?

«Lo andrò a salutare, perché gli devo tanto, come giocatore ».



Se c’è un rigore chi lo tira?

«Non c’è una lista, ci mettiamo d’accordo. Chi si sente meglio, lo calcia» [...]

 Chi vince sabato sera?

«C’ho la palla di cristallo? Di certo noi andiamo in campo per vincere, come sempre».