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IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Più che un valzer, sembra un puzzle. La permanenza di uno esclude l'arrivo dell'altro e lo sbarco del secondo avverrà solo se partirà il primo. Non è un rebus, ma la situazione dei portieri dalle parti di Trigoria. Qualcosa, in quel reparto, sta bollendo in pentola. Ci sarà una piccola (ma neanche tanto) rivoluzione o
A Trigoria, infatti, si stanno ancora interrogando quanto convenga davvero cedere lolandese. Dipendesse solo dalla Roma il «sacrificio» meno doloroso di fine mercato sarebbe Bojan. Sullo spagnolo hanno chiesto informazioni Sampdoria, Milan, Tottenham, Arsenal, Valencia e Atletico Madrid, ma sull'operazione pende la spada di Damocle della formula che prevede l'avallo del Barcellona e una serie di passaggi burocratici che potrebbero far perdere del tempo prezioso. Ecco perché se nel frattempo arrivasse una proposta per Stekelenburg, la Roma (che deve comunque rispettare certi paletti finanziari) non potrebbe non prenderla almeno in considerazione. Il Tottenham, fresco di rifiuto del Lione per Lloris e spaventato dalle pretese di Julio Cesar, potrebbe (o, addirittura, dovrebbe) battere un colpo nelle prossime ore. Dall'Inghilterra giurano che su «Stek», dietro segnalazione dell'allenatore olandese Jol, ci sia anche il Fulham. Sabatini, volato ieri a Milano, continua a cercare di far quadrare il cerchio per le altre operazioni in uscita (Borriello in primis). A Trigoria, intanto, è un viavai di giovani in prova (o di passaggio) per la Primavera: dopo il camerunese Tchoutou, è spuntato il brasiliano Leo.