CORSPORT (S. DI SEGNI) - In principio erano offerte da galacticos, la situazione è peggiorata quando sono spuntati gli sceicchi. I capricci per portare via Daniele De Rossi dalla Capitale sono un peso che i tifosi della Roma non smetteranno mai di sentire nello stomaco: il dazio da pagare, se la bandiera è anche un fuoriclasse.
IL PATTO - Cera una volta (ma non è una favola) una vecchia promessa di Rosella Sensi al collega Florentino Perez: De Rossi è stato a lungo un pallino fisso del Real e larrivo di José Maurinho a Madrid non è stato utile a far cessare lallarme. Il portoghese stravede per Capitan Futuro, come non comprenderlo. Ma anche gli spostamenti di Ancelotti hanno fatto da bussola agli scenari: il Chelsea di Abramovich arrivò a mettere sul piatto 70 milioni per DDR, così raccontò Bruno Conti, allora direttore tecnico del club di Trigoria; lassalto fu respinto, come il copione del tifoso pretende. La scorsa stagione è bastato che il tecnico italiano si sedesse sulla panchina del Paris Saint Germain per tenere alto il livello di guardia: Paperoni arabi e convinzioni tecniche, un connubio da brividi. Era il tempo dellultimo rinnovo di contratto di De Rossi, lo stesso lasso dal quale poteva uscire vincitore il Manchester City. (...)
LA FIRMA - Il lieto fine giallorosso, sei mesi fa, fu la firma su un accordo da 10 milioni lordi più premi fino al 2017: al prolungamento si arrivò attraverso una trattativa troppo lunga per non tener conto degli sguardi interessati allestero e in Italia. Mai boccone fu più appetitoso di un De Rossi a parametro zero: se nessuno lha divorato, è soprattutto grazie al rapporto speciale che lega il club al ragazzo. E viceversa.
NO GRAZIE - Lui, un totem assieme a Totti, ha sempre declinato con educazione gli inviti: ne sa qualcosa anche Ferguson, che più volte ha provato a disegnare uno United con il biondo al centro del campo. Dei progetti del Bayern Monaco si è parlato quando lo sponsor Adidas è parso un elemento potenzialmente unificante. Più discrete sono state le milanesi: nella Penisola resiste ancora un certo pudore ad ammettere di voler issare la bandiera degli altri.