È piaciuto molto Pizarro che, con l’orgoglio che lo ha sempre contraddistinto, sta cercando di far ricredere Zeman e la dirigenza: ha contratto in scadenza a giugno e poi tornerà in Cile (a meno che non lo faccia già a gennaio), ma non si sente né un giocatore finito né un peso per i compagni. Entrato nel secondo tempo al posto di Bradley è stato il migliore e ha segnato il 2-1 con un inserimento (e verticalizzazione di Simplicio) al termine di un’azione molto zemaniana. La nota più positiva è vedere che sia i giovanissimi (Romagnoli e soprattutto Nico Lopez, ancora convincente), sia quelli che devono conquistarsi ancora tutto (Florenzi), sia i più vecchi (Pizarro, Simplico, Perrotta che ha fatto anche il terzino, Burdisso che ha giocato altri 90’) hanno dato tutto quello che avevano in corpo. Da migliorare, con il tempo, l’affiatamento dell’attacco ieri titolare — Lamela, Totti e Osvaldo —, con il capitano che ha giocato spesso da laterale e l’italo-argentino che si è divorato una clamorosa occasione.

Vedremo, invece, se l’assenza di Stekelenburg — titolare Lobont e riserva Svedkauskas —è soltanto a causa del ritardo di preparazione dell’olandese. I prossimi giorni diranno se il portiere è diventato un caso. Il neoacquisto Castan è rimasto a Roma, dopo il viaggio transoceanico di ieri. Dodò, in panchina con i compagni, non ha giocato nemmeno ieri. Zeman sceglie Lobont; Rosi, Burdisso, Romagnoli, Taddei; Florenzi, Bradley, Pjanic; Lamela, Totti, Osvaldo. L’avvio della Roma è faticoso, con il Rapid Vienna più in palla, visto che il campionato austriaco inizierà il 21 luglio, ma alla prima vera azione i giallorossi passano in vantaggio: errore difensivo e Pjanic piazza nell’angolo un destro a rientrare. Qualche rischio di troppo dopo il bel pareggio di Boyd, con Taddei che colpisce il palo della sua porta con un intervento alla disperata. Nella ripresa tanti cambi e Pizarro sugli scudi. Mercato: Piris vicinissimo, oggi si chiude per Tachtsidis e continua il corteggiamento per Destro.