
GASPORT (A. PUGLIESE) - Lo scorso novembre eravamo andati a vederlo fino a Forano, convinti della bontà delle parole di Volfango Patarca. «È un fenomeno, alla sua età non ho mai visto un ragazzino così». Ed in effetti, a vederlo dal vivo, c'era da restare impressionati.
Predestinato Del resto, Conti si era fidato di Patarca e di se stesso. «Io lo ripeto da tempo, arriverà molto lontano dice Patarca Dove? Al top. Di Canio e Di Vaio alla sua età non facevano quello che fa Gianmarco ora». Un baby prodigio, con le stimmate del fenomeno. Se poi lo diventerà, dipende da tante cose. «Ma in lui io credo ad occhi chiusi continua Patarca Ha resistenza, è ambidestro, usa allo stesso modo entrambi i piedi ed è fisicamente forte». Per giocare all'ala, destra o sinistra, è perfetto. E la Lazio? Dopo aver perso lo zio, ora gli sfugge sotto il naso anche il nipotino. Patarca ai biancocelesti lo ha fatto vedere, portando Gianmarco anche ad uno stage a Soriano nel Cimino. Anche lì, ovviamente, il piccolo Nesta fece cose strabilianti, ma non bastò. «Dalla Lazio mi hanno cacciato senza motivo e tutto quello che passa da me, lo snobbano». Ora Gianmarco è un giocatore delle giovanili della Roma e se lo godranno a Trigoria per un bel po'. E, magari, tra qualche anno anche fuori dalle mura del Fulvio Bernardini. È un bambino, è vero, ma a volte i campioni si vedono anche da piccoli.