si è sfogato in televisione. Sono state ore frenetiche per Maarten Stekelenburg, il portiere che ha smesso di giocare dopo il contatto con Marchisio in Juventus-Roma. Su ispirazione della società, Stekelenburg ha scelto le telecamere di casa (il Roma Channel) e la lingua inglese per raccontare ai tifosi che le indiscrezioni uscite sul suo conto sono solo bullshits . Chiamiamole fesserie. «Ho un problema alla spalla da dicembre - ha detto - . Ho continuato ad andare in campo sperando che guarisse ma così non è stato. E adesso sento troppo dolore per giocare» . Fin qui tutto ok, è la spiegazione di un’assenza prolungata che aveva scatenato una serie di congetture. Ma poi si va oltre, quando l’intervistatore di famiglia gli fa notare il collegamento tra il suo infortunio e l’Europeo imminente. Stekelenburg sbotta: «Chi sostiene che io mi stia risparmiando è uno stupido (addirittura!, ndr) . Non voglio discutere una cosa così stupida. A me piace giocare a calcio, è la mia vita, fosse per me giocherei tutte le partite» .

LA SITUAZIONE - Da Trigoria però confermano che se la Roma fosse in corsa per un traguardo importante, Stekelenburg non rimarrebbe fuori. Perché l’infiammazione alla spalla, come dimostrano gli esami clinici, non è così grave da obbligarlo a uscire di scena. Attenzione: non stiamo parlando di un malato immaginario. Da questo punto di vista Stekelenburg smentisce una bullshit che non è mai stata scritta da nessuno. Stekelenburg, descritto come «un grande professionista» , ha semplicemente scelto di fermarsi per paura che le sue condizioni peggiorino[…]

CESSIONE - Il giocatore è infuriato anche perché è circolata l’ipotesi di un suo addio a fine stagione. «Sono incazzato. Non riesco a capire da dove provengano queste voci - chiarisce - sono arrivato da nemmeno un anno e già sento dire che voglio andarmene. Non capisco. Adesso spero solo che la Roma vinca le ultime due partite per raggiungere la qualificazione europea. Il prossimo anno poi dovremo giocare tutti meglio per accontentare i tifosi» . Arrivederci ad agosto, allora.