IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il weekend della Roma si chiude nel modo più amaro. Staccata anche dallInter, è lontana 4 punti dallEuropa, ma soprattutto è settima solo perché lAtalanta ha avuto una penalizzazione di 6 punti: in classifica, insomma, è come se fosse ottava, superata pure dalla formazione di
Il primo problema della Roma, comunque, resta il tecnico da far sedere in panchina la prossima stagione. Inutile rinviare il discorso che è attuale e urgente. Ora Franco Baldini, pur difendendo Luis Enrique, comincia a rendersi conto che deve prendere di petto la questione. Sabato sera, pur elogiando lasturiano, il dg è stato chiaro quando ha ammesso di averlo visto «provato». A Trigoria allena sempre con convinzione, ma limpatto con lOlimpico lo sta mandando in tilt. Non è più il gioco della squadra a essere sotto la lente di ingradimento dei dirigenti quanto la testa di Lucho. Lallenatore non regge la pressione e soffre la contestazione ad personam. Non ha seguito Totti e gli altri sotto la Sud, prendendo le distanze dai tifosi sia nei fatti che a parole.
Non si sa come Baldini possa chiedergli di restare. Sembra impossibile ricucire lo strappo con i sostenitori giallorossi. Lo stesso Luis Enrique, almeno a sentirlo parlare, fa capire di essere pronto alladdio a fine stagione. Sia la piazza che lasturiano sono arrivati al limite della sopportazione.
Baldini si è spesso confrontato, in questi giorni, con Walter Sabatini. Lanno scorso la scelta dellallenatore fu solo del direttore generale, ma stavolta potrebbe pesare il parere del direttore sportivo, chiamato poi a prendere i rinforzi per il tecnico che sarà sulla panchina della Roma. Sabatini ha già detto la sua. Il ds vota per un italiano. Di prima fascia. In questo senso il nome più gettonato, con la benedizione di Baldini, è quello di Cesare Prandelli, impegnato con la Nazionale nel prossimo Europeo in Polonia e Ucraina e legato alla Federcalcio sino al 30 giugno 2014 (ostacolo non di poco conto). Da qualche settimana a Trigoria viene fatto anche quello di Massimiliano Allegri che è però legato al Milan per altre due stagioni: se ci dovesse essere la separazione consensuale a fine campionato, ipotesi tornata dattualità sabato alla vigilia della gara di Siena, lattuale allenatore rossonero potrebbe entrare nellelenco.
Il candidato a sorpresa è invece Vincenzo Montella: scaricato a fine stagione per rompere in modo drastico con la vecchia gestione societaria, lallenatore del Catania adesso potrebbe tornare. La motivazione offerta lanno scorso, in via non ufficiale, dalla nuova società non aveva convinto: la sua mancata conferma era dipesa dai risultati. Baldini e Sabatini avrebbero voluto vedere la Roma in finale di Coppa Italia o almeno quarta per giocare i preliminari di Champions. Ma a incidere, probabilmente, fu la scelta di campo di Montella: il tecnico si legò a Montali, punto di riferimento per la squadra indicato da UniCredit durante la cessione del club. Lex dg, su richiesta dei nuovi dirigenti, fu sollevato dallincarico a giugno. Dunque lasciò la Roma. Proprio come Montella. Adesso è Sabatini a spingere per questa soluzione. Baldini prende tempo. I suo amici, oltre a Prandelli, sono Capello che si propone alla sua maniera e che però richiederebbe investimenti di lusso e Guardiola che ha offerte da club a cinque stelle. Il dg prenderebbe Vialls Boas, meno straniero di altri: il portoghese è già stato in Italia, da vice Mourinho. E resistere allInter, come insegnano Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri, non è mai semplice.