Mark Pannes: "Roma, qui studio lo stadio"

13/04/2012 alle 10:57.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Un primo documento. Arrivato via internet, per mezzo di uno di social-network maggiormente in voga. Ci ha pensato Mark Pannes, manager del fondo Raptor di proprietà di James Pallotta e membro del consiglio di amministrazione della Roma.

PROGETTO - Pallotta non sarà a Roma, almeno per le prossime settimane. Ma la foto che Pannes ha inviato non lascia dubbi: si sta occupando in prima persona di ciò che accadrà in futuro. Non prima del 2015 però, visto il recente accordo Roma-Coni per lo sfruttamento dello stadio Olimpico (la scadenza è fissata proprio tra tre anni). Lo studio pieno di foto di grandi stadi, dovrebbe essere quello di Dan Meis, vale a dire l'uomo scelto
Oggi arriverà anche il vice presidente Tacopina. E domenica è atteso DiBenedetto per importanti riunioni

per il progetto. L'architetto americano è specializzato nelle progettazioni sportive tramite la Populos, società che ha realizzato l'Emirates Stadium dell', lo stadio di football di Los Angeles, il Miller Park di Milwaukee e la Saitama Super Arena in Giappone. A lavoro c'è anche l'altro manager di fiducia di Pallotta, Sean Barror. Agli architetti, seppure c'è chi racconta che Pallotta nella foto stia indicando Anfield, casa del Liverpool, sono state date anche indicazioni su come è per ora soltanto immaginato il . E sono stati indicati principalmente due modelli: lo stadio degli Houstons Texas e quello dei Dallas Cowboys, due delle maggiori squadre di football americano. Proprio Mark Pannes, dopo averlo incontrato recentemente già a Trigoria, ha definito Dan Meis «top stade architecht» . Di Benedetto invece, aveva conosciuto Meis a Londra, nell'ottobre scorso, in una visita allo stadio dell'. Anche lì, come detto, c’è il suo zampino.

 
TAPPE - E mentre sembra essersi sbloccato l'iter della legge per gli stadi, la Roma aspetta sempre il rapporto della Cushman & Wakefield che presenterà la lista dei possibili siti dove poter costruire in meno di ottanta giorni (fine giugno). La Roma accelera, comunque. E a giudicare dalle scelte, tra architetti ed advisor vari, vuole davvero il top.