CORSERA (L. VALDISERRI) - I risultati della domenica hanno reso ancor più amaro il sabato della Roma. La sconfitta contro un Milan mai così abbordabile si mescola alla vittoria della Lazio e ai pareggi di Napoli, Udinese e Catania. Tutte hanno guadagnato punti rispetto ai giallorossi nella corsa allEuropa. Ma cè qualcosa di ancora
Solo una minoranza si è schierata con Totti, ricordandosi quante sono le partite che ha fatto vincere ai giallorossi. Molti di più quelli che lhanno criticato, soprattutto per la scelta di cercare un «presuntuoso cucchiaio » anziché «tirare normalmente in porta». Cè anche chi ha voluto leggere unaccusa nelle parole di Luis Enrique nel dopo gara: «Ci manca determinazione nel finalizzare le occasioni create». Si discute anche sul ruolo di Totti: troppo lontano dalla porta per molti. Nello schieramento di Luis Enrique, però, è quella la posizione che lascia più libertà e richiede un po meno sacrificio in fase difensiva. Totti, però, sembra intristito nel nuovo ruolo. Lo ha accettato, ma non lo sente suo. E quando non si è convinti al 100% è più facile prendere una decisione sbagliata. Discorso a parte per le condizioni fisiche. Totti non è sembrato al top e dopo la gara era muscolarmente affaticato. Cè chi ha ventilato lipotesi che abbia scelto il «cucchiaio » perché non poteva caricare il tiro sulla gamba sinistra. Così fosse, la cosa sarebbe gravissima: o Luis Enrique ha rinunciato alla legge del «gioca chi sta bene» o Totti ha nascosto allallenatore una condizione fisica che non gli permetteva di stare in campo.
Oggi, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria, ne sapremo di più. Stesso discorso per Borini, che risente di un affaticamento ai flessori. In vista di Roma-Novara (domenica alle 12,30) Luis Enrique è chiamato a dare molte risposte. Vista la squalifica di Heinze e lemergenza assoluta in difesa toccherà a De Rossi scalare sulla linea di Kjaer. Per le altre maglie non ci sono padroni sicuri