IL ROMANISTA (M. IZZI) - Veramente saturo di eventi il trimestre che ci apprestiamo a ricordare. A partire dal 4 luglio, data che segna linvestitura ufficiale di Roberto Cappelli a presidente dellAS Roma. Cappelli, nel cda della Roma sin dall11 novembre 2008, succede così a Rosella Sensi, segnando unaltra tappa fondamentale
Walter Sabatini, commenterà così il felice esito della trattativa: «Abbiamo chiuso per una cifra importante. Ne vale la pena, si tratta di un calciatore di grandissime prospettive che ha già fatto vedere cose importanti. Se un ragazzo così giovane si esprime a questi livelli in una squadra come il River Plate, possiamo stare tranquilli». Con nel carniere questo primo importante colpo, la Roma, dal 15 al 26 luglio sostiene il ritiro a Riscone di Brunico. Accanto ai tanti ricordi legati allera della grande Roma di Liedholm, le cronache forniscono un fiume di notizie sui metodi dallenamento di Luis Enrique e sulla sua meticolosa ricerca di veicolare una nuova filosofia di gioco. E sempre in questi giorni che Sabatini sbroglia con grande maestria lintricata matassa legata alla questione portieri. Da una parte cè la necessità di portare a Roma un numero uno in grado di poter ricoprire con forza il ruolo di titolare, dallaltra il Club si trova a busta paga Doni, Lobont, Julio Sergio e il rientrante Curci. E evidente che prima di acquistare occorre chiudere alcune operazioni (tuttaltro che semplici dato gli ingaggi dei tesserati interessati) in uscita. Proprio il 15 luglio arriva un primo comunicato ufficiale: «LA.S. ROMA S.P.A. rende noto di aver sottoscritto laccordo per la risoluzione consensuale anticipata del contratto per le prestazioni sportive in essere con il calciatore Alexander Marangon Donieber, la cui naturale scadenza era prevista al 30 giugno 2012. Al calciatore è stato riconosciuto un incentivo allesodo di 1,5 milioni di euro, al netto delle imposte, al fine di favorire la risoluzione contrattuale». Nella stessa giornata, la Roma saluta anche John Arne Riise, accasatosi al Fulham. Intanto, a Brunico, in unamichevole contro una Selezione della Valpusteria, Luis Enrique vive la sua prima panchina da allenatore della Roma.
Quel pomeriggio, per la cronaca, vedrà scendere in campo, dal primo minuto: Lobont; Cicinho, Antei, Cassetti, Taddei; De Rossi, Pizarro, Perrotta, Caprari, Totti (suo il primo gol stagionale), Borriello. Nella ripresa cè spazio per tanti giovani e, ancora, per Vucinic e Menez. In parole povere, la Roma è ancora un cantiere. Un cantiere che inizia a ribollire il 19 luglio, con lannuncio dellacquisto di Jose Angel dal Real Sporting de Gijon. E solo linizio dei fuochi dartificio. Il 23 luglio arriva lufficialità dellingaggio del campione dEuropa Bojan Krkic. Le sue prime dichiarazioni recitano: «Di Barcellona mi mancheranno molte cose: i miei compagni, la città, giocare al Camp Nou, difendere la camiseta che ho indossato negli ultimi 12 anni. Daltra parte, a Roma spero di poter recuperare la felicità di giocare a calcio, che avevo perso nellultima stagione». Sempre nella giornata del 23 luglio arriva laccordo con Gabriel Heinze, mentre 24 ore più tardi, Julio Cesar si accasa al Lecce, restituendo a Sabatini piena possibilità di operare per regalare alla Roma un nuovo numero uno. Lobiettivo sarà centrato nella maniera più brillante il 26 luglio, con lingaggio di Maarten Stekelemburg, vice campione del Mondo e titolare, sino a quel momento dellAjax. Qualche giorno più tardi, nella conferenza stampa di presentazione del calciatore olandese, Sabatini dichiarerà: «E stato sempre la nostra prima scelta».
Per la Roma, però non cè neanche il tempo di un brindisi, la giornata, si chiude infatti con il perfezionamento della cessione al Paris Saint-Germain di Jeremy Menez, talento eternamente incompiuto. Gli addii al tempo che fu e alle promesse mai pienamente mantenute, si consumano definitivamente il 29 luglio. La Juventus ha dovuto ingoiare il no del Villareal per Giuseppe Rossi e decide di puntare decisamente su Vucinic. Laffare va in porto tracciando un ulteriore solco tra la Roma del passato e quella attuale. La rifondazione è stata radicale, i tempi per metabolizzarla sono strettissimi, non stupisce che i primi passi della nuova Roma non vengano accompagnati dalla marcia trionfale dellAida. Il 12 agosto arriva una sconfitta in amichevole contro il Valencia per 3-0, è un campanello dallarme che confermerà i timori emersi nellesordio in Europa League del 18 agosto. A Bratislava, contro lo Slovan, la Roma raccoglierà una sconfitta di misura che si rivelerà letale per il proseguo dellavventura nella competizione. I problemi non mancano ma ancora una volta vengono affrontati con impegno e investimenti concreti. . Il 23 agosto, dallEspanyol, viene preso lattaccante Osvaldo, un investimento che a conti fatti sarà superiore alla somma incassata per la cessione di Vucinic. Tutti vorrebbero vedere immediatamente il frutto di tanto lavoro e dei sacrifici economici affrontati, ma chiaramente è impossibile. Il 25 agosto si deve ingoiare leliminazione dallEuropa League, archiviando il pareggio dellOlimpico. Sono più di 50 mila i romanisti che assistono a questo sfortunato preliminare, confermando tutto lentusiasmo che il nuovo progetto raccoglie tra i sostenitori giallorossi. Il mese di agosto, si chiude intanto con gli ingaggio di Gago e Simon Kjaer prelevati dal Real Madrid e dal Wolfsburg, e soprattutto Pjanic dal Lione, poi a farla da padrona rimane il campionato.
L11 settembre si parte con lamara sconfitta interna con il Cagliari, seguita dai pareggi a Milano con lInter (17 settembre) e nella gara interna con il Siena (22 settembre). Questultimo risultato sarà particolarmente duro da digerire per la rete del pareggio ospite giunta a due soli minuti dal termine della gara. Il gol di Vitiello è unautentica mazzata che fa vacillare l ambiente. Nel momento forse più delicato, arriva finalmente il primo successo della gestione di Luis Enrique. E il 25 settembre, i nostri fanno visita al Parma. La gara sarà decisa da un gol di Osvaldo: traversone pennellato da parte di Rosi e stupenda elevazione del numero nove che ridicolizza il suo marcatore diretto e mette in rete di testa, per poi esibire il gesto della mitraglia sotto il settore festante occupato dai tifosi della Roma. E la prima vittoria di un nuovo ciclo. Il 27 settembre, infine, Thomas DiBendetto assume ufficialmente la carica di presidente