IL ROMANISTA (M. IZZI) - Eusebio Di Francesco, campione dItalia 2001, è solo lultimo rappresentante di una colonia di ex romanisti che ha plasmato tutta la storia del Lecce. A cominciare da Pietro Piselli, alla guida dei pugliesi nel 1930/31, già allenatore dellAlba e, per una manciata di giorni, in coppia con King, primo tecnico della storia della Roma prima dellapprodo di William Garbutt.
Se la panchina, lo abbiamo capito, è un vero e proprio groviglio d incroci sulla rotta Roma, Lecce, anche dal punto di vista degli undici a scendere in campo, le sorprese non mancano di certo. Limmagine che viene subito alla mente è quella di Luigi Garzya e Giuseppe Giannini, che nel 1992, a Trigoria, erano gli ospiti fissi delle gare delle formazioni giovanili che vedevano in campo il giovanissimo Francesco Totti. Garzya era appena arrivato dal Lecce, Giuseppe Giannini ci sarebbe approdato nel 1998, dopo limprobabile parentesi in Austria e la brevissima militanza nel Napoli di Carlo Mazzone. Anche Ubaldo Righetti, campione dItalia 1983, cresciuto nella stessa nidiata di ragazzi romanisti di Giannini, disputerà un paio di stagioni in Puglia, sempre agli ordini dellintramontabile Mazzone. Destini incrociati tra Roma e Lecce sono anche quelli di Max Tonetto, capitano del Lecce e in seguito preziosissimo ingranaggio della Roma di Spalletti, e lo stesso Francesco Moriero, cresciuto proprio nel Lecce, prima di approdare nella Roma e vivere, tra laltro, lincredibile quarto di finale di Coppa UEFA contro lo Slavia Praga il 19 marzo 1996, quando probabilmente disputa la migliore partita della carriera. E a proposito di partite della vita, non si può dimenticare un certo Julio Sergio e il derby del 18 aprile 2010, con una prestazione strabiliante del portiere brasiliano, che sembrò spalancarci le porte del paradiso.