Giallorossi si nasce e si diventa

20/11/2011 alle 11:46.

IL ROMANISTA (M. IZZI) - Eusebio Di Francesco, campione d’Italia 2001, è solo l’ultimo rappresentante di una colonia di ex romanisti che ha plasmato tutta la storia del Lecce. A cominciare da Pietro Piselli, alla guida dei pugliesi nel 1930/31, già allenatore dell’Alba e, per una manciata di giorni, in coppia con King, primo tecnico della storia della Roma prima dell’approdo di William Garbutt.

Se la panchina, lo abbiamo capito, è un vero e proprio groviglio d’ incroci sulla rotta Roma, Lecce, anche dal punto di vista degli undici a scendere in campo, le sorprese non mancano di certo. L’immagine che viene subito alla mente è quella di Luigi Garzya e Giuseppe Giannini, che nel 1992, a Trigoria, erano gli ospiti fissi delle gare delle formazioni giovanili che vedevano in campo il giovanissimo Francesco . Garzya era appena arrivato dal Lecce, Giuseppe Giannini ci sarebbe approdato nel 1998, dopo l’improbabile parentesi in Austria e la brevissima militanza nel di Carlo Mazzone. Anche Ubaldo Righetti, campione d’Italia 1983, cresciuto nella stessa nidiata di ragazzi romanisti di Giannini, disputerà un paio di stagioni in Puglia, sempre agli ordini dell’intramontabile Mazzone. Destini incrociati tra Roma e Lecce sono anche quelli di Max Tonetto, capitano del Lecce e in seguito preziosissimo ingranaggio della Roma di Spalletti, e lo stesso Francesco Moriero, cresciuto proprio nel Lecce, prima di approdare nella Roma e vivere, tra l’altro, l’incredibile quarto di finale di Coppa UEFA contro lo Slavia Praga il 19 marzo 1996, quando probabilmente disputa la migliore partita della carriera. E a proposito di “partite della vita”, non si può dimenticare un certo Julio Sergio e il derby del 18 aprile 2010, con una prestazione strabiliante del brasiliano, che sembrò spalancarci le porte del paradiso.