IL MESSAGGERO (S. CARINA) - "Luis Enrique? Mi ricorda la mia esperienza a Valencia quando portai la mentalità italiana. La stampa lo vede con la stessa simpatia che avevo io in Spagna: certo non cambiavo così spesso formazione". Nella Liga probabilmente no ma Ranieri ha la memoria corta. Basterebbe infatti sfogliare lalmanacco dello scorso anno, per constatare come nelle prime 24 gare stagionali della Roma, il tecnico di San Saba sc
E così Borini, a Genova, si è visto ad esempio costretto nel finale a giocare addirittura come terzino destro. I due centrocampisti, invece, si sono alternati, scambiandosi spesso la posizione: una volta regista, unaltra interno destro e unaltra ancora interno sinistro. Al talento bosniaco è toccato fare la spola tra la mediana e lattacco: soprattutto in assenza di Totti, Pjanic ha giocato spesso e volentieri nel ruolo di trequartista. A proposito del capitano: il suo impiego, pressoché fisso come trequartista, fa dimenticare come in occasione della gara di ritorno contro lo Slovan Bratislava, gli venne chiesto di spostarsi sul centro-destra per lasciare la posizione centrale a Caprari. Sarà stato dunque per i suoi trascorsi da calciatore dove per la sua duttilità e classe, veniva impiegato in più ruoli ma quello che oramai appare certo è come Luis Enrique ami i calciatori che sappiano ricoprire più posizioni in campo. Nemmeno a dire che non avesse avvisato. Vigilia di Roma-Cagliari: «Dovrete abituarvi al fatto che mi piacciono i giocatori duttili disse - Per questo Cassetti può giocare a destra e centrale, De Rossi regista o interno, non è importante. Né per loro, tanto meno per gli altri». Una cosa è certa: è stato di parola.
Verso Firenze: Totti è tornato ad allenarsi in gruppo, dimostrando di aver smaltito il colpo alla caviglia. Oggi, a sorpresa, Luis Enrique ha concesso un giorno libero alla squadra. Intanto la Roma si sta informando sul centrale difensivo brasiliano Breno, 22 anni, del Bayern Monaco.