In vista della partita di giovedì sera Luis Enrique sembra così avere un ventaglio di possibilità ancora più ampio di quanto accaduto fin qui. Contro il Siena avrà praticamente tutta la rosa a disposizione con le eccezioni di Stekelenburg (che si è rivisto a Trigoria dopo il colpo alla tempia ricevuto da Lucio e del quale si parla ampiamente in altra parte di questo giornale) e Greco che ha svolto solo lavoro differenziato. Un’abbondanza che complica ulteriormente le previsioni sulla formazione anti Siena. Esercizio già di per sé difficile visto che il tecnico asturiano nelle prime quattro uscite ufficiali ha sempre stupito tutti con l’11 di partenza. E allora si comincia dalle certezze: De Rossi, strepitoso a San Siro, Burdisso, che pare il punto fermo della difesa, e Totti che dovrebbe essere di nuovo al centro dell’attacco. E ai suoi fianchi? Possibile, se non probabile, che Bojan possa avere una maglia da titolare dopo essere rimasto a riposo contro l’Inter.

 E dall’altro lato? L’ipotesi affascinante è quella che prevederebbe l’utilizzo di Borini per un attacco che a quel punto sarebbe pieno di tecnica e velocità per riuscire a scardinare la difesa del Siena di Sannino. E se invece spuntasse a sorpresa il nome di Lamela? Magari non dall’inizio ma a partita in corso. D’altronde il giovane talento argentino l’ha detto chiaramente: non vede l’ora di giocare. La distorsione alla caviglia, ricordo del mondiale under 20, è ormai alle spalle e il fatto che ieri fosse regolarmente in gruppo ad allenarsi fa salire le sue quotazioni. Grande incertezza a centrocampo per gli uomini che affiancheranno De Rossi (anche se Gago e Pjanic restano i favoriti) mentre dietro ci sarà il rientro di Josè Angel, che ha scontato il turno di squalifica rimediato contro il Cagliari, mentre sul lato opposto Cicinho dovrebbe riprendere il posto lasciato per l’infortunio contro lo Slovan. In mezzo la coppia Burdisso-Kjaer potrebbe essere riproposta, ma con Juan e Heinze che scalpitano.

 Per qualche certezza in più bisognerà aspettare l’allenamento di oggi e il ritorno al lavoro vero e proprio di tutti quelli che hanno giocato al Meazza. Che ieri hanno fatto solo defaticante per poi spostarsi in palestra. Per gli altri la seduta è iniziata con un "torello", poi esercizi di tattica con la squadra divisa in due gruppi e Pizarro a fare da playmaker. In avvio di seduta pochi tifosi fuori dai cancelli del Bernardini, anche a causa del maltempo. Poi il numero dei sostenitori è aumentato ed è apparso anche uno striscione per Totti con su scritto "The king of Rome is not dead"