Roma in ansia, tregua armata con Totti. Ma lui dice...«Basta!»

21/08/2011 alle 10:08.

GASPORT (A. CATAPANO) - Totti ieri si è messo la prima cosa che ha trovato nell'armadio, dice. Ma chi ci crede? «Ce l'ho da tanto tempo». E l'ha indossata proprio ieri, guarda caso. Una maglietta bianca, con una scritta:«Basta!». Vale più delle braccia allargate giovedì, uscendo dal Pasienky di Bratislava.

Vale più delle braccia allargate giovedì, uscendo dal Pasienky di Bratislava. Forse anche più della sua assenza dal campo, ieri mattina, per un problema alla caviglia sinistra, gonfia e dolente dopo una tacchettata ricevuta da uno dello Slovan. Magari, senza voler essere troppo maliziosi, in circostanze diverse avrebbe potuto stringere i denti. Basta a chi? Al tecnico? Ai dirigenti? Alla nuova dimensione, più normale, in cui lo stanno relegando? Chiedeva spiegazioni, . Ieri le ha avute, da Luis Enrique e da . Due colloqui separati, ha ascoltato, preso atto, ribattuto poco. Soddisfatto? Della cura che gli è stata data sì, della sostanza dei discorsi meno. Luis Enrique è stato onesto. «A Bratislava non sei partito titolare perché non ti vedevo in forma. È stata una scelta tecnica. Ma se ti allenerai bene giocherai il ritorno. Tieniti pronto». , che ha avuto la sua bella rogna con Borriello, si è limitato a ripetergli la frase che si sente dire dall'inizio del nuovo corso: «Tranquillo, sei al centro del progetto». Da buon romano, sa che fine ha fatto il signor tranquillo. Intanto, aspetta il ritorno con lo Slovan, poi si vedrà.

Prime crepe L'a.d. Claudio ha provato a metterci una pezza. «In questo momento non esiste nessun caso». Che valore va dato al riferimento temporale? Comunque, «sono convinto — aggiunge l'a.d. — che presto il nostro progetto verrà compreso da voi giornalisti e dai tifosi». Ma i giocatori lo hanno compreso? non ha ancora risposto all'offerta contrattuale della Roma. «Aspettiamo — dice —, poi ad un certo punto ci faremo sentire, perché vogliamo risolvere la questione prima di cominciare il campionato». In generale, qualche giocatore comincia a lamentarsi dell'assenza di un dirigente che viva lo spogliatoio, che colga umori e esigenze di ogni singolo elemento e li trasferisca all'allenatore, facilitandogli il lavoro. Un ruolo delicato che ricopriva Gian Paolo Montali. Poteva farlo De La Peña, ma se ne è già andato, forse intuendo la mala parata. Non lo farà Marcos Lopez, l'osservatore di Luis Enrique ora richiamato da

Il tempo stringe Cerca di farlo , ma il mercato lo prende. Ieri il d.s., più freddo sull'ipotesi Kjaer che comunque resta in pole, ha fatto un grosso passo avanti per Osvaldo — offerta alzata a 14 milioni fissi più 2 di bonus, Espanyol quasi convinto, domani dovrebbe chiudere — e ha piazzato il giovane Mendy all'Fc Brussels, altro club della B belga. Così pure questo pacco è andato e un altro posto da extracomunitario si è liberato. Ma per chi? Casemiro, forse. Non Fernando, troppo simile a . Non Nilmar, sfumato. Anche se con la partenza di Borriello servirà un altro attaccante. Sempre che Super Marco, che ha un super ingaggio, trovi una squadra. Sarebbe un bene per tutti, soprattutto per Luis Enrique.