Totti: "Ora mi aspetto una grande Roma!"

03/05/2011 alle 10:39.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - La maglietta l’aveva preparata già dieci giorni fa, in occasione della partita contro il Chievo. «The king of Rome is not dead», il re di Roma non è morto. Totti l’ha indossata per esorcizzare chi lo dava per finito, lo ha ripetuto davanti alla telecamere. Ha scavalcato nella storia Baggio, adesso il prossi mo obiettivo è raggiungere Altafini

CORSPORT (G. D'UBALDO) - 
La maglietta l’aveva preparata già dieci giorni fa, in occasione della partita contro il Chievo. «The king of Rome is not dead», il re di Roma non è morto.  l’ha indossata per esorcizzare chi lo dava per finito, lo ha ripetuto davanti alla telecamere. Ha scavalcato nella storia Baggio, adesso il prossimo obiettivo è raggiungere Altafini, mancano dieci gol, l’ap­puntamento è rinviato alla stagione che verrà. Ma ormai si avvicina al podio dei marcatori di tutti i tempi, gli mancano quattro reti per raggiun
gere Nordhal, che con 210 è quello che ha segnato più di tutti con la stessa maglia. Ieri ha trascorso la giornata di riposo girando un nuovo spot per la Vodafone, sull’Appia Antica. In giornata sono arrivati tanti auguri. Da Alemanno ad Abete, da Prandelli a Mazzone. Anche Buffon si è complimentato per­sonalmente con Francesco. I due potrebbero ritrovarsi compagni nella Roma. non si pone limiti: «Il re non morirà mai. So quello che posso dare. Sono contento di aver superato un altro record e di aver rag giunto un campione come Baggio. E’ stato un grande, uno che ha fatto la storia. Ma se ho una qualità è quella di non provare invidia per nessuno» . 



VOGLIA DI CHAMPIONS - 
La risposta a chi lo dava per finito: «La scritta è per tutti quelli che pensavano che fossi morto. Dietro ho scritto 206, il numero dei gol. Il secondo rigore l’ho sbagliato apposta, perchè ave vo solo questa di maglietta». Ride divertito. Poi pensa alla Roma:«Se avessimo pareggia to a Bari avremmo compromes so tutto. Scherzi a parte, l’unica pecca è stata quel rigore sba gliato. Se non avesse segnato Rosi mi sarei sentito in colpa. Ma ora con questo successo continueremo a mettere pres sione alla Lazio. No, la partita contro la non l’ho vista. Mi dà fastidio vedere la Lazio...», Ha detto con un ghigno. Lancia la sfida ai cugini:«Noi voglia mo prendere il loro posto, lotte remo fino all’ultima giornata, dobbiamo fare bottino pieno nelle ultime tre partite». Pensa anche a «Peccato per la sua espulsione, ora dobbia mo stargli vicini, gli vogliamo bene. Daniele è recidivo ma è fondamentale per noi, ci man cherà tantissimo».



FUTURO - 
Aspetta di conoscere i programmi della nuova Roma«Non ho sentito nè , nè Baldini, nè DiBenedetto, ma mi auguro che stiano lavorando sotto sotto, come si dice a Roma e che stiano allestendo una grande squadra. Io finchè non vedo certi dirigenti che lavora no qui a Roma non sono sicu ro ». La sua favola non è finita. Il re non è morto e non sente il peso dei 34 anni:«Sto molto be ne mentalmente e fisicamente, la testa è la prima cosa. Mesi fa mi davano per spacciato ed ero il male della Roma, nessuno parlava di me. Ora tutto a un tratto sono tornato ad essere il leader» sarebbe contento se re stasse Montella sulla panchina della Roma. Ma non vuol pas sare per quello che decide l’al lenatore: «Auguro a Vincenzo di diventare un grande allena tore e mi farebbe piacere che lo diventasse con la Roma. Se la società deve puntare su un al lenatoregiovane allora mi tengo Montella. Ma visto che gira no nomi di granditecnici, come e Guardiola, ben vengano. Ma se non arriva no i big mi tengo stretto Mon tella, anche perchè finora ha dimostrato di essere un grande allenatore, con grandi poten zialità. Voglio precisare questo, altrimenti dicono che sono io a decidere tutto alla Roma. Come dicono che faccio la formazione, ma sono diciannove anni che gioco in serie A e non l’ ho mai fatta».



DEDICA SPECIALE - 
Da oggi la Roma comincia a preparare la sfida contro il Milan. si gode i compli menti per il suo nuovo re cord e pensa al le perso
ne care: «A Bari è stata una serata emozionante. Voglio ringraziare tutti coloro che si sono congratulati con me. E un grazie particolare va a mio padre che domani (oggi, n.d.r.) compie gli anni. Questi auguri pubblici sono un’ecce zione, per lui che è schivo e ri servato. Un uomo vero, una fi gura che è stata insostituibile sia per l’incoraggiamento nel la mia carriera sia nella mia crescita di figlio. Tanti auguri Sceriffo». Il soprannome del padre Enzo, una vita al seguito del figlio campione, sempre lontano dai riflettori. Domani, alla ripresa degli allenamenti per festeggiare il nuovo record di Francesco porterà la pizza per tutti. Di solito a Trigoria si usa così.