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Gara simbolo della stagione

12/05/2011 alle 11:13.

CORSPORT (S. RIZZO) - Il 29 maggio, per il quarto anno consecutivo, la finale di Coppa Italia si giocherà a Roma, per la prima volta senza una squadra ro­mana: due volte erano stati prota­gonisti i giallorossi, una la Lazio. Ma l’Olimpico, statene certi, non rimarrà vuoto, perchè tutta Paler­mo è pro

Dunque l’Inter che sembrava fi­nita a dicembre ha saputo risolle­varsi. Certo, una bella mano glie­l’ha data Moratti, intervenuto a gennaio come non aveva fatto in estate. Ma la squadra ha saputo ricompattarsi con Leonardo, ha iniziato una rimonta infinita che s’è conclusa amaramente. Ma se c’è una qualità che contraddistin­gue le grandi squadre è quella di ricordarsi di essere tali, di saper reagire a ogni mazzata. L’Inter ha perso tutto in una settimana in­fernale ( il derby e l’andata di con lo Schalke), ma non s’è fatta travolgere. Rispetto alla tripletta dell’anno passato, il probabile secondo posto e la fina­le di Coppa Italia sembrano poca cosa. Ma non vanno dimenticate né la Supercoppa, né il Mondiale: si può parlare di stagione delu­dente?

Cosa dovrebbero dire allora Ro­ma e ? I bianconeri, senza giocare, hanno perso ieri sera quasi completamente la speranza di essere qualificati almeno in Eu­ropa League. Calciopoli a parte, così in basso erano andati solo nella disgraziata stagione di Mai­fredi. Eppure, la lezione dell’an­no passato doveva essere servita: si è invece riusciti a restare su quel malinconico livello.

Quanto alla Roma, ha ancora una vaga speranza di entrare in , ma questo doveva es­sere il traguardo minimo per una squadra che l’anno passato aveva sfiorato lo scudetto. Menez è di­ventato, suo malgrado, il simbolo di questa stagione: mezzi straor­dinari, talento enorme, personali­tà e voglia di lottare troppo scar­se. Ha fatto il suo tempo a Roma, come gran parte dei suoi compa­gni. L’arrivo di Montella l’ha com­pletamente demotivato, e la colpa non può essere solo dell’allenato­re.

Meno di 20 giorni e anche que­sta stagione andrà in archivio. Re­sta da scoprire chi sarà la quarta ad andare in ( con l’Udinese favorita) e chi tra Samp e Lecce dovrà salutare la A. Resta naturalmente anche la finale di Coppa Italia, traguardo normale per l’Inter e storico per il Paler­mo. Che sta già festeggiando l’in­gresso in Europa League, ma che certo non s’accontenterà di que­sto: se la giocherà sino alla fine.