IL ROMANISTA (M. GIOVANNELLI) - Cicero Joao de Cézare, in arte Cicinho. Il brasiliano nativo di Pradopolis, stato di S. Paulo, ha lasciato la capitale da circa un mese per vestire la maglia del Villarreal con la formula del prestito secco
Cicinho, come vanno le cose al Villarreal?
Bene, mi sto inserendo, sono felice di essere qua.
Perché il bilancio della sua esperienza a Roma non è stato positivo?
Sono stato sfortunato. Mi sono rotto i legamenti crociati proprio nel momento in cui
stavo giocando meglio, per un giocatore cavalcare londa positiva è determinante.
Poi cosa è successo quando era di nuovo arruolabile?
Dopo sei mesi sono rientrato. Nel frattempo era cambiata la panchina e non ho trovato quasi più spazio.
Cosa vuole dire?
Vuol dire che a Ranieri non piaccio come giocatore e quindi non mi faceva giocare.
Ti preferisci come esterno destro di difesa o di centrocampo?
Non mi piace giocare a centrocampo, meglio in difesa.
Che ricordo hai di quel brutto autogol, nel 2008, contro il Bologna?
Lho dimenticato. Sono eventi che possono accadere durante una carriera calcistica. Ricordo però laffetto dei tifosi che il giorno dopo mi sono venuti a salutare sotto casa per dirmi che non dovevo mollare.
Hai visto la partita della Roma contro lInter?
Ho visto i gol. La Roma ha preso il secondo quando stava giocando meglio ed è stata costretta a rincorrere.
Ma perché la Roma non è mai cinica nei momenti determinanti?
Il problema non sono le partite come quella contro lInter, là si può perdere. Quello che non deve succedere è cominciare sempre la stagione male, bisogna trovare una regolarità, altrimenti tutti gli sforzi sono vani.
Cosa manca alla Roma per essere una grande?
La Roma è già grande, serve solo la continuità.
Gioco della torre, chi butti giù Doni o Julio Sergio?
Julio Sergio.
Chi è più forte Doni o Julio Sergio?
Doni.
I due portieri della Roma sono amici fuori dal campo visto che sono connazionali?
No, non sono amici. Non so se hanno mai discusso ma non sono amici.
I tre giocatori più forti della Roma?
De Rossi, Totti e Doni.
Influivano nello spogliatoio le chiacchiere sulle vicende societarie?
No, credo proprio di no, queste cose non influiscono con il gioco. Io sapevo che cera qualcosa con una cordata americana ma non mi interessava nulla.
Perché i giocatori della Roma dopo qualche vittoria si sentono già arrivati?
No, questo non è vero. Nella Roma ci sono grandi giocatori, che sincazzano luno con laltro quando non si vince.
Adriano tornerà ad essere grande?
Sì, ne sono certo. Ora si è convinto a restare a Roma, peccato per linfortunio perché aveva cominciato a riprendere la forma.
Vuole dire qualcosa ai tifosi tramite Il Romanista?
Forza, incitate la squadra, può ancora vincere il campionato.