SAPORE PARTICOLARE - La partita contro il Milan ha un sapore particolare per il cen­trocampista di Ostia. E’ al suo nono cam­pionato con la Roma, ha imparato da gio­vanissimo a conoscere il fascino di San Si­ro. E poi c’è una sfida nella sfida, il con­fronto con Andrea Pirlo, compagno di Na­zionale e suo grande amico, tra i due c’è un ottimo feeling dai tempi delle Olimpiadi. Ranieri si affiderà a De Rossi, responsabi­lizzato dalla fascia di capitano e lo mette­rà nelle migliori condizioni per essere protagonista. E’ probabile che Daniele gio­chi nel ruolo che preferisce, davanti alla difesa, con Pi­zarro destinato a restare an­cora fuori. Ranieri vuole in­sistere con l’assetto tattico che aveva funzionato bene fino alla partita di Palermo, quando il rientro di Pizarro non era stato positivo.

SOGNO - De Rossi ha messo insieme 232 presenze in se­rie A, il suo sogno è vincere lo scudetto con la Roma. Fi­nora ci è andato vicino due volte, lo ha solo sfiorato. Quest’anno vorrebbe riprovarci, ma la squadra di Ranieri non può perdere altro terreno. Domenica scorsa De Rossi ha sof­ferto in tribuna accanto a Loria. La vitto­ria contro il Bari però consente alla squa­dra giallorossa di andarsi a giocare la sfi­da contro il Milan con la speranza di rien­trare in corsa. Intanto il centrocampista si interroga sul futuro. Ha il contratto in sca­denza nel 2012, gli era stato promesso il rinnovo, ma è rimasto tutto bloccato. Ne­gli incontri che c’erano stati le parti erano abbastanza distanti. La richiesta iniziale del procuratore di De Rossi era stata di andare a guadagnare più di Totti, la socie­tà proponeva un ingaggio simile. Se ne ri­parlerà con la nuova proprietà.