CORSERA (B. TUCCI) - Non sono daccordo con i miei due lettori, i quali credono che la Lazio, domenica scorsa, abbia perso una grande occasione. Si, è vero: contro il Catania si potevano guadagnare tre punti, ma limportante è non averne perduto nessuno. La classifica è rimasta invariata e i biancazzurri sono sempre lì, ad un passo dal Milan capolista. Però, non è stata una brutta partita quella contro la squadra siciliana: la Lazio ha giocato un buo
Ecco, lunica pecca è di non aver finalizzato la manovra. Allora, è giusto quel che afferma il mister, e cioè che alla squadra manca un bomber in grado di andare a segno una ventina di volte nellarco di una stagione? Volete sapere la mia? No. Per una volta, non la penso come Reja. Il trainer ha tra le mani un gruppo fantastico, ben amalgamato, capace di mettere sotto qualsiasi avversaria anche di rango. La quadratura del cerchio lì davanti deve trovarla proprio lui, il titolare della panchina. Perché gli uomini per far male alle altre compagini ce lha. Elenchiamoli: Zarate, Floccari, Mauri, Rocchi, Foggia. Scusate se è poco!
Dunque, non cè carenza in quel reparto. Si deve trovare un modulo di gioco che dia la possibilità ora alluno, ora allaltro attaccante (a seconda delle scelte dellallenatore) di far breccia nelle difese avversarie e arrivare al gol con maggiore facilità. Ora, venerdì sera allOlimpico atterra lInter: è loccasione buona per dimostrare tutto il valore che la Lazio ha nel dna contro una squadra in ripresa dopo un brutto avvio. Potrebbe essere una svolta importante: incamerare i tre punti e allontanare i campioni dai quartieri alti della classifica. Vi pare un nonnulla?
A Palermo, la Roma non è mai scesa in campo. I giocatori, il mister, forse persino i dirigenti sono rimasti in albergo. Altrimenti, non si capirebbe la figura barbina che ha fatto la squadra cara al presidente Sensi.
Alla vigilia del match, Ranieri aveva detto: «Palermo dovrà dimostrare dove vuole davvero arrivare la mia squadra, sarà un banco di prova importante».
Speriamo che laffermazione sia stato solo il frutto di momentaneo smarrimento. In caso contrario, la curva sud dovrebbe dire addio ai sogni di gloria e accontentarsi di partecipare ad un campionato senza infamia e senza lode. Capite la tristezza!




