Ultrà, "asse" Lazio-Napoli: dagli 007 allarme sul derby

04/11/2010 alle 09:55.

IL MESSAGGERO (M. MARTINELLI) - L’informativa è arrivata in Questura nei giorni scorsi. Dettagliata, precisa, inquietante. Suona più o meno così: una frangia della tifoseria laziale, forse la più pericolosa, quella che vuole assumere il comando della Curva Nord colmando il vuoto di leadership provocato dall’abbandono dei vecchi capi degli Irriducibili, avrebbe stretto un’alleanza scellerata

Ma l’allarme non consiste semplicemente nella notizia di questa saldatura. A fare scattare misure di prevenzione straordinarie è piuttosto l’informazione, proveniente da ambienti considerati attendibili, che proprio domenica in occasione del derby Lazio-Roma si possa consumare una sorta di regolamento di conti interno alla Curva Nord, con l’ala dei ”duri” biancoazzurri spalleggiata da elementi del tifo violento partenopeo da una parte e, dall’altra, quel che resta degli Irriducibili. Che probabilmente sono ancora inconsapevoli della nuova dimensione assunta dalla contrapposizione interna al tifo biancoceleste. In questo scenario, per ora solo prefigurato dagli investigatori, potrebbe verificarsi una sorta di caccia all’uomo da parte della frangia più dura della tifoseria biancoceleste, sostenuta militarmente dai napoletani che per l’occasione si infiltrerebbero in Curva Nord. Il progetto criminale prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate tra frange di tifosi della stessa squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. Sarebbe lo scontro finale, nel momento di massima visibilità mediatica come può essere la stracittadina romana, per affermare il predominio di una sola ala della tifoseria. Per lanciare un messaggio preciso agli altri gruppi di sostenitori e anche alla proprietà, da sempre contestata dai gruppi storici della Curva Nord.

Secondo le informazioni veicolate dal nostro intelligence in , il patto criminale sarebbe stato stretto con bande di ”cani sciolti” della criminalità partenopea, non affiliati in maniera stabile a nessuna delle famiglie che si dividono il territorio campano, ma che tuttavia sarebbero veri e propri esperti di guerriglia urbana. Secondo gli 007, si tratterebbe in larga parte degli stessi soggetti che hanno animato gli ultimi episodi di violenza cittadina in occasione degli scontri per le discariche ad Acerra e a Terzigno, ma anche durante le manifestazioni nel centro di dei movimenti dei ”Disoccupati organizzati”. E ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l’assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008 per la prima di campionato.

Ma non è tutto. L’alleanza tra teppisti romani e napoletani si baserebbe sulla stipula di un preciso accordo economico: in cambio del sostegno ”militare” per eliminare definitivamente dalle gradinate centrali della Nord i vecchi capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale e, soprattutto, il mercato dei biglietti falsi da smerciare attraverso il bagarinaggio. In altre parole, in cambio del sostegno per gli eventuali scontri di domenica allo stadio, i napoletani acquisirebbero una sorta di predominio nel mercato illegale dei biglietti (soprattutto contraffatti) intorno all’Olimpico, oltre che la garanzia di poter produrre e vendere bandiere, sciarpe e magliette non ufficiali, occupando con nuovi banchi i punti strategici intorno allo stadio. Il tutto proprio nell’anno in cui il primo posto in classifica e le condizioni di forma della squadra stanno già facendo lievitare gli affari nel settore dei gadget della tifoseria.