GASPORT (R. PALOMBO) - Benvenuti al Menez show! Ventitré anni e già alle spalle tante delusioni inclusa quella della propria casa svaligiata mercoledì notte, il francesino della Roma sembra finalmente entrato in una nuova dimensione, propria dei fuoriclasse,sia pure a corrente alternata. Protagonista a Basilea, deludente comparsa nel derby, di nuovo man of the match con la Fiorentina,
Recriminazioni LUdinese ha più di qualcosa di cui lamentarsi: dai legni di Domizzi sullo 0-0 e del subentrato Sanchez sullo 0-2, al gol regolare annullato a Denis nel finale, a un fuorigioco clamorosamente sbagliato dal guardalinee Grilli sullo 0-1, con Di Natale lanciato solo verso Julio Sergio. Tante, però, troppe anche le occasioni sciupate, complice uneccellente Julio Sergio. E tante, troppe, le amnesie di una difesa che davanti a certi campioni si è rivelata assai molle, finendo col pagare dazio.
Roma a metà De Rossi, Riise, Perrotta, Taddei indisponibili e Pizarro convalescente a completare una panchina super, anche la Roma dà il suo contributo al campionato degli infortunati. Ranieri inventa un centrocampo a tre, Simplicio-Brighi-Greco, confidando nel supporto dei difensori laterali, il collaudato Cassetti e il quasi esordiente Castellini, che a Cagliari (1-5) si chiamò fuori dopo un quarto dora. E la seconda parte del piano che non funziona, anche perché Guidolin ha pensato bene di infoltire e rendere ancora più operaio il suo centrocampo. Sanchez in panchina, Pinzi in campo e tanti saluti (per un tempo) al 3-4-1-2, per un 3-5-2 nel quale anche lattaccante Floro Flores partendo sui piedi di Brighi ha compiti di copertura, lasciando al solo Di Natale la libertà di scorazzare in avanti. Pur con dieci giocatori quasi sempre dietro la palla è lUdinese, molto più della Roma, a fare la partita, grazie al dinamismo dei laterali, Isla e soprattutto il giovane colombiano Armero. Il punto debole dei friulani è la difesa, dove Benatia, Coda, Domizzi e anche Handanovic non riescono a fare fronte alla serata di Menez, Totti e Borriello, con Vucinic ad osservarli malinconicamente dalla panchina. Ne esce fuori un match sempre godibile, dove le palle gol fioccheranno di qua e di là. Guidolin ricorre a Sanchez (per Inler) allinizio del secondo tempo, ma la Roma troverà presto il 2-0 e su quello si accomoderà, insieme al suo fin troppo ottimista allenatore, forse già proiettato a martedì e al Bayern. Una Champions che per la prima volta nella stagione la Roma ritrova, almeno per una notte, anche guardando la classifica di campionato.