«Abbiamo tanta fame»

14/11/2010 alle 10:06.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Soddisfatto a metà. Claudio Ranieri, ovviamente, voleva vincere per il secondo anno di fila a Torino, non c’è riuscito ma è uscito ancora una volta imbattuto contro la sua ex squadra. Lui lo sa ma non riesce a nascondere un po’ di rammarico, soprattutto per come la Roma ha condotto la partita nel primo tempo:

Il tecnico spiega anche l’importanza del numero 22 nello scacchiere giallorosso: «Lui è l’unico che dà profondità e riempie l’aria, se sul cross teso in area di Menez ci fosse stato lui probabilmente sarebbe stato gol. È la stessa azione che ci ha portato a segnare contro la . L’importante è che i ragazzi capiscano che conta la Roma e non il singolo». Archiviata Torino, la Roma tornerà in campo sabato prossimo contro l’Udinese e, Taddei a parte, torneranno a disposizione tutti gli infortunati: «Meno male - conferma Ranieri - anche se non è che avevamo chissà quanti giocatori male. Con le partite così ravvicinate se uno sta fermo una settimana o dieci giorni salta tre o quattro partite e quindi sembra che manchi da parecchio tempo. I giocatori sono come le macchine di Formula 1, basta che si inceppi la minima cosa e salta l’equilibrio. In settimana - rivela - faremo anche un’amichevole per verificare lo stato di forma di Adriano. Nella sfortuna, comunque, sono stato fortunato a trovare giocatori come Simplicio e Greco che si sono fatti trovare subito pronti». Così come pronta è la Roma: «Un paio di mesi fa Pizarro disse che non doveva succedere quanto accaduto due anni fa dopo lo scudetto perso a Catania. Per fortuna le cose sono cambiate, non vogliamo fermarci. Esame superato? Diciamo che abbiamo preso 24 anche se gli esami non finiscono mai». Le ultime battute di Ranieri sono dedicate al grande ex di ieri sera, Alberto Aquilani, cui Ranieri riserva tanti complimenti: «Non lo scopro certo io, lo volevo già quando aveva 16 anni ed ero al Chelsea. Spero per lui che abbia finito con gli infortuni e gli auguro tutto il bene del mondo».