Borriello: «Che gol E la crisi è passata»

29/09/2010 alle 11:23.

GASPORT (A. CATAPANO) - A furia di fare e disfare, questa Roma in versione Penelope stava riuscendo in un’impresa epica: non battere il Cluj. Ranieri si era applicato con particolare dedizione allo stratagemma, facendo e disfacendo la squadra, soprattutto in attacco. Partito con Menez, ha ritirato fuori Adriano, proprio quando il motore della Roma aveva preso a girare a pieni giri. Ma l’Imperatore si piazzava subito davanti ad aspettare il pallone, come un centravanti amatoriale, così l’allenatore era costretto a disfare un’ultima volta, stavolta azzeccando la mossa: fuori Vucinic, dentro Borriello. A chi tocca nun se n’grugna, dicono a Roma. E infatti i



Partito con Menez, ha ritirato fuori Adriano, proprio quando il motore della Roma aveva preso a girare a pieni giri. Ma l’Imperatore si piazzava subito davanti ad aspettare il pallone, come un centravanti amatoriale, così l’allenatore era costretto a disfare un’ultima volta, stavolta azzeccando la mossa: fuori Vucinic, dentro Borriello. A chi tocca nun se n’grugna, dicono a Roma. E infatti il montenegrino non faceva una piega, mentre in cuor suo se la rideva. A questo giro, non è toccato a lui. Mail gol non è arrivato comunque.

«L’importante era vincere — dice il capitano —. Tre punti pesanti che ci rimettono in corsa. Dobbiamo credere in questa Roma».

Spaccaroma Borriello ha rubato il mestiere a Vucinic, stavolta la partita l’ha spaccata lui. Tre minuti senza ripensamenti sono bastati alla Roma per cancellare tutti gli altri, in cui sembrava che le mancasse sempre un soldo per fare una lira.

Ci voleva l’istant killer del centravanti di razza. Borriello, un artigiano del gol. Li faceva anche con la maglia del Milan, ma era uno dei tanti. Qui, è l’uomo della Provvidenza: una manciatina di partite, tre gol, punti pesanti, ha già mostrato le orecchie alla . «Un gol bello? Piuttosto importantissimo - racconta lui -: dovevamo vincere, era fondamentale, ci siamo rimessi in carreggiata, possiamo ancora vincere il girone».

Napoletano, Eduardo. «Doveva passare la nottata, speriamo che non torni. La partita? Non è stata facile, abbiamo sprecato tanto e commesso qualche disattenzione, è ovvio che dovremo migliorare. La non è uno scherzo».

Fuori dal tunnel E non si trovano sempre avversari come il Cluj: a parte Traoré, poca roba. Mexes, coprotagonista della serata, ammette: «Grande centravanti, ci ha fatto dannare». Finalmente un po’ di serenità, anche per lui. «È stato un momento molto difficile: a Brescia ho perso la testa, ne approfitto per chiedere scusa». Ma è acqua passata. «Questo gol è una rinascita. Il contratto? È normale pensare ad altre soluzioni quando si gioca poco, maio sto benissimo alla Roma. Possiamo ripetere la scorsa stagione, siamo sempre lo stesso grande gruppo di prima». Con un Borriello in più. E scusate se è poco.