Vucinic: «Voto per il tridente: io, Totti e Adriano»

20/07/2010 alle 11:12.

GASPORT (S.BOLDRINI) - Dice «volo basso perché così si rischia di meno. Se cadi, non ti fai male. Non mi sento un top player, mi considero un giocatore normale», e in queste frasi c'è lo stile di vita di Mirko Vucinic. Talento Per Roberto Pruzzo, centravanti della Roma del secondo scudetto e al seguito della squadra come opinionista di Radio

Le parole - Forse di tutto un po', ma sicuramente è questo lo snodo della carriera di Vucinic. Viaggia verso i 27 anni, sta per diventare padre di Alexander e questa alle porte sarà la quinta stagione da romanista: quella della consacrazione dopo i 19 gol del campionato scorso, l'ultima in giallorosso o quella in cui dovrà rivedere qualcosa? «Spero di partire meglio rispetto ad un anno fa. La scorsa stagione i primi due mesi furono durissimi: l'infortunio, il gol che non arrivava, i fischi del pubblico. Per fortuna nei momenti difficili ho ripensato all'esperienza del primo anno, quando mi abbattevo ad ogni critica. Ora sono mentalmente più forte. Gli obiettivi? Siamo tornati in e questo sarà sicuramente uno stimolo in più. Io sto allenandomi con impegno per essere pronto alle nuove sfide. Certo, guardandomi indietro posso dire che non partecipare al Mondiale è un'amarezza. Il Mondiale è una grandissima vetrina».

Voci, chiacchiere Bravo a dribblare in campo — al Chelsea ricordano ancora lo slalom coast to coast che lo portò a segnare una rete spettacolare, la sua seconda di quella serata, il 4 novembre 2008 nella vittoria per 3-1 della Roma all’Olimpico in —, l'attaccante montenegrino è altrettanto abile a dribblare le domande più insidiose: «Richieste di altri club? Voci, chiacchiere. Io a Roma sto bene. Dove possiamo arrivare? Peggio dello scorso anno non possiamo fare, penso che questa squadra sia in grado di migliorare, con Adriano e Simplicio abbiamo aggiunto qualità al motore, ma dovremo confrontarci con le solite: Inter, , Milan. Il tridente in attacco io, e Adriano? Secondo me non è un'utopia, l'importante è che ognuno di noi si sacrifichi. Nulla è impossibile nel calcio moderno, anche giocare a tratti da terzino come Eto'o nell'Inter».

Il futuro I dribbling e il profilo basso non cambiano però la realtà dei fatti. Vucinic— che ieri in allenamento ha rimediato un pestone da Simplicio, nulla di grave — ha il contratto in scadenza nel 2013 ed è ormai uno dei pezzi pregiati della Roma. Piace a diversi club di Premier League (Chelsea e ) e della Liga spagnola (Real Madrid).

Molto «money» Anche in Italia c'è chi lo accoglierebbe a braccia aperte, a cominciare dall' Inter. La stagione che verrà potrebbe sparigliare molte situazioni: potrebbe portare ad un nuovo contratto e ad un ruolo sempre più centrale nell'universo Roma, o ad un trasferimento con molto «money» nelle casse giallorosse. Dipende da lui, certo, ma non solo.