Adriano: «Sono maturo e felice Vincerò questa sfida»

10/06/2010 alle 11:38.

CORSPORT (P.TORRI) - L’imperatore bambino. Questo ci ha fatto sentire sulla pelle la prima giornata uffi ciale di Adriano Leite Ribeiro da giocatore del la Roma. L’imperatore perché eccolo lì, sette mila tifosi in delirio senza che il sole che pic chiava da sentirsi male c’entrasse niente, stri scioni di benvenuto, maglia giallorossa nume ro otto, ultimo inquilino riconosciuto, Alberto Aquilani, da queste parti mica uno qualsiasi, gridare a quei se

 

Roma, che capisce, la mano ha cominciato a dargliela ieri, accogliendolo come un Impera­tore per questa sua seconda avventura italiana, quella decisiva, stavolta non ci sono appelli, im­peratore o bambino, Roma ce lo dirà. E lui nel­la prima conferenza stampa da romanista, quarta tappa italiana di un percorso tra paradi­so e inferno non si è nascosto dietro a un dito, ha voluto la sfida, è pronto a giocarsela: «Sono felice. Di essere qui, indossare la maglia della Roma, accettare questa sfida. Ringrazio la Ro­ma, il presidente, Daniele Pradè, Gilmar Ri­naldi, Roberto Calenda. Sono cambiato rispet­to a quando sono tornato in Brasile. Ho fatto de­gli errori e lo dico chiaramente, non mi nascon­do. Ma ora ho riconquistato la mia felicità. Tor­no in Italia più maturo. E’ una sfida difficile, lo so, ma voglio vincerla. Ho qual­che chilo di troppo, normale do­po un mese che stai fermo, per questo tornerò qui prima, mi al­lenerò duro, so che all’inizio sa­rà difficile, incontrerò difficoltà, ma voglio dimostrare a tutti di tornare l’Adriano che avete vi­sto nei primi anni italiani. Mi volevano tante squadre, ma c’era la Roma e Roma è come Rio, qui c’è pas­sione, qui c’è emozione. Ho sentito , il ca­pitano, ci siamo detti che bisogna vincere. Ro­ma e la Roma le ho subito sentite come una fa­miglia, voglio stare in questa famiglia. L’Inter e Moratti con me sono stati bravissimi, non pos­so che ringraziarli. Ma ora sono della Roma. So che ho delle responsabilità, me le prendo» .

 

Comincerà a farlo dal primo luglio quando, con oltre dieci giorni di anticipo rispetto ai suoi nuovi compagni, si presenterà a Trigoria insie­me all’altro nuovo arrivato, Fabio Simplicio per un programma tipo adda passa ‘a nuttata. In­tanto, ieri sera, è volato con i suoi amici in Sar­degna, destinazione aeroporto di Olbia, punto d’arrivo i dintorni di Porto Cervo, tavolo preno­tato in un ristorante a lui ben conosciuto, dieci giorni di mare, sole, bagni, barca e non ci spin­giamo oltre. Poi breve ritorno in Brasile, prima che inizi la seconda vita italiana dell’imperato­re bambino.