Vucinic. Numeri da fuoriclasse ma il bello deve venire

20/04/2010 alle 12:40.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Mirko Vucinic è il fiore all’occhiello del mercato della Roma degli ultimi anni. E’ arrivato nell’estate del 2006, ma la società giallorossa lo deve ancora finire di pagare. Il suo trasferimento dal Lecce alla Roma è avvenuto in tre fasi: prima in prestito, poi in comproprietà e alla fine a titolo definitivo. Quando veniva criticato, il suo acquisto era ritenuto troppo oneroso. Il realtà Vucinic alla Roma è costato 17,5 milioni, con pagamento in sei anni, ultima rata nel 2012. Il prezzo fissato era di 19 milioni, ma nell’operazione finì il giovane attaccante Tulli, per una plusvalenza valutata 1,5 milioni. Il contratto di Vucinic è stato ritoccato recentemente, ma appena arrivato alla Roma guadagnava 750.000 euro.

Il direttore sportivo Pradè cominciò a pensare a Vucinic già nel 2004, quando c’era ancora Capello, che aveva intravisto in Vucinic in prospettiva un futuro alla Van Basten. Oggi è nel mirino dei più importanti club europei: Manchester, , Chelsea, Bayern Monaco. Ma è l’attaccante che con i suoi gol sta spingendo la Roma verso lo scudetto ed è considerato incedibile.

Il dirigente che lo portò in Italia

Corvino: "Lo scoprii quando aveva 15 anni. E’ sotto media può superare i quindici gol"

(A. GHIACCI) -  Per lui non è affat­to una sorpresa, anzi. « A inizio campionato, quando si discuteva del reale valo­re di Vucinic io non ho mai avuto dubbi. Mirko alla fi­ne paga sempre, non delu­de mai » . Parola di Panta­leo Corvino. Il direttore sportivo della scoprì Vucinic in tenerissi­ma età e ci puntò da subito:

« Vidi in lui qualità fuori dal comune, aveva 15 an­ni. Decisi di portarlo a Lec­ce: ora è un attaccante di livello internazionale » . A Roma se ne sono accorti tutti. Ranieri ci ha puntato e il montenegrino ha rispo­sto con il suo miglior rendi­mento giallorosso: « Ma è anche sotto media - sottoli­nea Corvino - Vucinic è un attaccante da oltre 15 gol a campionato, può superare tranquillamente quota 13. Nelle gambe e nella testa ha tanto ancora da dare » .

E allora tutti i dubbi ri­guardo all’investimento fatto dalla Roma sono sva­niti: Vucinic valeva quei soldi, una cifra vicina ai di­ciotto milioni. «E’ un attac­cante completo - chiude Corvino - può fare entram­be le fasi d’attacco: giocare come terminale o fare da spalla a una vera e propria prima punta. Volevo por­tarlo alla , ma il Lecce disse di no a 17 mi­lioni per lui e Ledesma» .

Il procuratore che lo segue da anni

Lucci: "Gli piace migliorarsi in futuro andrà vicino a vincere il Pallone d’Oro"

Alessandro Lucci è il manager di Vucinic: « Lavoro con lui da quando aveva 19 anni, era stato da poco operato ai legamenti crociati del ginocchio. E’ un ragazzo straordinario, attaccato alla famiglia, con voglia di imparare e di stare a sentire la gente che gli vuole bene » . Anche Lucci non si stupisce di fronte al rendimento sta­gionale di Mirko: «In tempi non sospetti parlai di Pal­lone d’Oro e può darsi che nei prossimi anni ci andrà vicino visto che ha notevo­li margini di miglioramen­to » .

Uno dei segreti, secon­do il manager del montene­grino, è la maturità rag­giunta:

« Sì, perché sta di­ventando padre e la cosa lo ha responsabilizzato molto. Segue con grande parteci­pazione il percorso che lo porterà ad avere un figlio e questo lo aiuta anche in campo» .

Ma davvero Vuci­nic può ancora crescere?

«Assolutamente. Se lavora come fatto in questi anni per migliorare i suoi limiti può diventare ancora più forte. Ha talento, persona­lità, voglia agonistica. E’ un attaccante moderno che attacca molto bene la pro­fondità. E’ migliorato nel colpo di testa. E poi con quel tiro, con quelle puni­zioni, è davvero micidiale. Vucinic è un attaccante completo» .

L’allenatore della crescita

Delio Rossi lo esalta: «Il giocatore più tecnico che abbia mai allenato»

Lo ha alle­nato, svezzato, ha creduto in lui fino a conservarne ancora oggi un ricordo eccellente. Delio Rossi, che ai tempi del Lecce aveva alle sue dipenden­ze un gruppo di giovani talenti di grandissi­me prospet­tive ( anche Bojinov e Ledesma, per citare i principali) ha sempre avuto una particolare predilezione per Mirko Vucinic e la conferma ancora ora: « Di talenti ne ho allenati tan­ti, ed ho sempre cercato di indirizzarli perché per me il talento va messo al servizio della squadra. Di Vucinic posso dire che fra tutti è quello con maggio­ri qualità tecniche che abbia mai allenato. E dunque non mi stupisco che oggi stia facendo la differenza. L’ho avuto a Lecce che non aveva nep­pure 20 an­ni e si vede­va che ave­va numeri da campio­ne. Tattica­mente do­veva anco­ra crescere ma credo che lo stia facendo. E in ogni caso, ripeto: ha le qualità più importanti che abbia mai visto in un calciatore, perché unisce potenza, velocità e tecni­ca ».

Il tecnico dei record

Zeman non è sorpreso «Mirko adesso rende e può fare ancora di più»

L’uomo che l’ha inventato goleador non è sorpreso. Anzi, era sorpre­so del contrario. Quando Mirko Vucinic giocava male e non segnava, Zde­nek Zeman non si dava pa­ce:

«Mi pareva incredibile che un at­taccante ca­pace di fare 19 gol in un campionato, e con poche partite inte­re come ai tempi del mio Lecce, non riuscisse ad esplodere con qualche anno di ma­turità in più. Il Vucinic di adesso ha cominciato a rendere» .

Zeman ne è con­vinto, la scalata non è fini­ta:

«Io sono convinto che possa ancora migliorare. Molto » .

Un altro pupillo che ha conquistato la Ro­ma è Marco Cassetti, in­ventato da Zeman , sempre a Lecce:

« E pensare che lui si sen­tiva centrocampista e in difesa non voleva stare. Per convin­cerlo gli dis­si che sareb­be arrivato in Naziona­le. E così fu » .

Può tor­narci ades­so, in vista del Mondia­le? In fondo gli esterni va­lidi in Italia sono pochi:

«Dipende da Lippi. Se gli serve un terzino più bravo in fase di spinta che in co­pertura, Marco è molto bravo» .