CORSPORT (G. D'UBALDO) - Mirko Vucinic è il fiore allocchiello del mercato della Roma degli ultimi anni. E arrivato nellestate del 2006, ma la società giallorossa lo deve ancora finire di pagare. Il suo trasferimento dal Lecce alla Roma è avvenuto in tre fasi: prima in prestito, poi in comproprietà e alla fine a titolo definitivo. Quando veniva criticato, il suo acquisto era ritenuto troppo oneroso. Il realtà Vucinic alla Roma è costato 17,5 milioni, con pagamento in sei anni, ultima rata nel 2012. Il prezzo fissato era di 19 milioni, ma nelloperazione finì il giovane attaccante Tulli, per una plusvalenza valutata 1,5 milioni. Il contratto di Vucinic è stato ritoccato recentemente, ma appena arrivato alla Roma guadagnava 750.000 euro.
Il direttore sportivo Pradè cominciò a pensare a Vucinic già nel 2004, quando cera ancora Capello, che aveva intravisto in Vucinic in prospettiva un futuro alla Van Basten. Oggi è nel mirino dei più importanti club europei: Manchester, Barcellona, Chelsea, Bayern Monaco. Ma è lattaccante che con i suoi gol sta spingendo la Roma verso lo scudetto ed è considerato incedibile.
Il dirigente che lo portò in Italia
Corvino: "Lo scoprii quando aveva 15 anni. E sotto media può superare i quindici gol"
(A. GHIACCI) - Per lui non è affatto una sorpresa, anzi. « A inizio campionato, quando si discuteva del reale valore di Vucinic io non ho mai avuto dubbi. Mirko alla fine paga sempre, non delude mai » . Parola di Pantaleo Corvino. Il direttore sportivo della Fiorentina scoprì Vucinic in tenerissima età e ci puntò da subito:
« Vidi in lui qualità fuori dal comune, aveva 15 anni. Decisi di portarlo a Lecce: ora è un attaccante di livello internazionale » . A Roma se ne sono accorti tutti. Ranieri ci ha puntato e il montenegrino ha risposto con il suo miglior rendimento giallorosso: « Ma è anche sotto media - sottolinea Corvino - Vucinic è un attaccante da oltre 15 gol a campionato, può superare tranquillamente quota 13. Nelle gambe e nella testa ha tanto ancora da dare » .
E allora tutti i dubbi riguardo allinvestimento fatto dalla Roma sono svaniti: Vucinic valeva quei soldi, una cifra vicina ai diciotto milioni. «E un attaccante completo - chiude Corvino - può fare entrambe le fasi dattacco: giocare come terminale o fare da spalla a una vera e propria prima punta. Volevo portarlo alla Fiorentina, ma il Lecce disse di no a 17 milioni per lui e Ledesma» .
Il procuratore che lo segue da anni
Lucci: "Gli piace migliorarsi in futuro andrà vicino a vincere il Pallone dOro"
Alessandro Lucci è il manager di Vucinic: « Lavoro con lui da quando aveva 19 anni, era stato da poco operato ai legamenti crociati del ginocchio. E un ragazzo straordinario, attaccato alla famiglia, con voglia di imparare e di stare a sentire la gente che gli vuole bene » . Anche Lucci non si stupisce di fronte al rendimento stagionale di Mirko: «In tempi non sospetti parlai di Pallone dOro e può darsi che nei prossimi anni ci andrà vicino visto che ha notevoli margini di miglioramento » .
Uno dei segreti, secondo il manager del montenegrino, è la maturità raggiunta:
« Sì, perché sta diventando padre e la cosa lo ha responsabilizzato molto. Segue con grande partecipazione il percorso che lo porterà ad avere un figlio e questo lo aiuta anche in campo» .
Ma davvero Vucinic può ancora crescere?
«Assolutamente. Se lavora come fatto in questi anni per migliorare i suoi limiti può diventare ancora più forte. Ha talento, personalità, voglia agonistica. E un attaccante moderno che attacca molto bene la profondità. E migliorato nel colpo di testa. E poi con quel tiro, con quelle punizioni, è davvero micidiale. Vucinic è un attaccante completo» .
Lallenatore della crescita
Delio Rossi lo esalta: «Il giocatore più tecnico che abbia mai allenato»
Lo ha allenato, svezzato, ha creduto in lui fino a conservarne ancora oggi un ricordo eccellente. Delio Rossi, che ai tempi del Lecce aveva alle sue dipendenze un gruppo di giovani talenti di grandissime prospettive ( anche Bojinov e Ledesma, per citare i principali) ha sempre avuto una particolare predilezione per Mirko Vucinic e la conferma ancora ora: « Di talenti ne ho allenati tanti, ed ho sempre cercato di indirizzarli perché per me il talento va messo al servizio della squadra. Di Vucinic posso dire che fra tutti è quello con maggiori qualità tecniche che abbia mai allenato. E dunque non mi stupisco che oggi stia facendo la differenza. Lho avuto a Lecce che non aveva neppure 20 anni e si vedeva che aveva numeri da campione. Tatticamente doveva ancora crescere ma credo che lo stia facendo. E in ogni caso, ripeto: ha le qualità più importanti che abbia mai visto in un calciatore, perché unisce potenza, velocità e tecnica ».
Il tecnico dei record
Zeman non è sorpreso «Mirko adesso rende e può fare ancora di più»
Luomo che lha inventato goleador non è sorpreso. Anzi, era sorpreso del contrario. Quando Mirko Vucinic giocava male e non segnava, Zdenek Zeman non si dava pace:
«Mi pareva incredibile che un attaccante capace di fare 19 gol in un campionato, e con poche partite intere come ai tempi del mio Lecce, non riuscisse ad esplodere con qualche anno di maturità in più. Il Vucinic di adesso ha cominciato a rendere» .
Zeman ne è convinto, la scalata non è finita:
«Io sono convinto che possa ancora migliorare. Molto » .
Un altro pupillo che ha conquistato la Roma è Marco Cassetti, inventato da Zeman terzino destro, sempre a Lecce:
« E pensare che lui si sentiva centrocampista e in difesa non voleva stare. Per convincerlo gli dissi che sarebbe arrivato in Nazionale. E così fu » .
Può tornarci adesso, in vista del Mondiale? In fondo gli esterni validi in Italia sono pochi:
«Dipende da Lippi. Se gli serve un terzino più bravo in fase di spinta che in copertura, Marco è molto bravo» .