Roma-Sampdoria: Totti e De Rossi a caccia di magie

25/04/2010 alle 14:35.

CORSPORT (R. MAIDA) - Stavolta i romani ci so no, con la testa e con le gambe. Servono. La Roma li riabbraccia insieme, così come insieme li aveva visti sparire in un tunnel, nell’intervallo del derby. Contro la Sampdoria, Ranieri si affida al loro cari sma e al loro genio per saltare la quar t’ultima trappola del campionato.

 

ASTINENZA - ha un vagone di motivazioni per lasciare il se­gno. In primo luogo quella collet­tiva: da capitano vuole dare una mano al gruppo per arpionare lo scudetto. In secondo luogo quelle personali: nel 2010, per colpa de­gli infortuni, ha segnato un gol soltanto, su rigore alla ; all’Olimpico è fermo alla triplet­ta al Bari del 22 novembre, 4 me­si e 22 giornate fa; in più, per la prima volta nella sua vita ha scoperto di non essere indiscuti­bile e vuole ricorda­re a Ranieri che il capitano non si toc­ca, a costo di manda­re un amico ( Toni) in panchina. Invece il fatto che dall’altra parte ci sia un ex amico, Cassano - si saluteranno con i soliti baci sulla guancia prima del calcio d’inizio - lo interessa poco. sente di aver già vinto molti duel­li in carriera. Questo è solto l’ul­timo in ordine cronologico, tutto tecnico e agonistico, senza parti­colari tensioni. La Sampdoria, semmai, gli trasmette sensazioni felici: le ha fatto 11 gol in carriera, tra cui il mostruoso co­ast to coast nel campionato 2003/ 04, concluso con un cuc­chiaio ad Antonioli, e il sinistro al volo della stagione 2006/ 07, che gli val­se gli applausi since­ri di Marassi. In que­sto caso si acconten­terebbe di un gol brutto, ordinario, pur di festeggiare sotto la . Da protagonista, pe­rò.« Francesco non può essere al cento per cento - spiega Ranieri ­ha avuto diversi incidenti in que­sta stagione. Ora ha recuperato, sta gradatamente ritrovando la forma. Fa tutto quello che deve fare » .

CARICA - E se , come dice Ranieri, contro l’Udinese « ha ri­posato per essere fresco contro la Sampdoria » , si è scal­dato in Coppa Italia per scrollar­si di dosso le scorie del derby. Non ha giocato una grande parti­ta, è il primo a rendersi conto che non sta attraversan­do un periodo strepi­toso, ma oggi è pron­to a prendersi le sue responsabilità in campo. Lo faceva da bambino, figurarsi adesso che è il nu­mero due della squa­dra. alla Sampdoria non ha mai segnato in carriera. Nell’anno in cui ha bat­tuto il record personale di gol ( è già a quota 10) magari è arrivato il momento. Aspettando di taglia­re la barba, una delle scaraman­zie di chi aspira a diventare cam­pione d’Italia.