
GASPORT (L. GARLANDO) - Contro la Juve, i nerazzurri hanno cambiato pelle. Per la prima volta nel dopo-Calciocaos si sono ritrovati a inseguire nel girone di ritorno. Hanno accettato lonta come il toro accetta banderillas nella carne e si sono scagliati con rabbia sulla Juve in dieci. Tarzan-Maicon che si percuote il petto eMourinho che zompa in campo a pugni chiusi segnalano una metamorfosi. LInter svogliata e cicalona, che tanto ha sperperato in campionato non cè più. In passato perdeva regolarmente punti alla vigilia di un match di coppa, venerdì non ha sollevato gli occhi dal prato per sbirciare il mega-Barça in arrivo. Cè da immaginare che nelle ultime quattro giornate (più morbide che per la Roma) lInter confermerà questanima borchiata. Ha cambiato pelle.
Gita La lepre ha dimostrato di saper rincorrere, il cacciatore è in grado di scappare? La Roma deve rispondere nel derby. La splendida cavalcata giallorossa verso il sogno è cominciata con lo spirito di uno scherzo da borgata. Il giorno della presentazione a Trigoria, Ranieri ricordava: «Un anno e mesi fa la Romaera a 30minuti dallo scudetto. Torniamo a credere di lottare per le prime posizioni». Ma lo diceva più che altro per sollevare un ambiente depresso dalle sconfitte e dalladdio di Spalletti. Anche in coda allentusiasmante filotto di 23 risultati utili prevaleva uno spirito da italiani in gita: «Non succede, ma se succede...». Ora che il casello-scudetto è visibile in fondo al rettilineo, sul pullman giallorosso è calato un silenzio denso di responsabilità.
Sentimenti La Roma che inseguiva oggi gioca da capolista. Unaltra vita, unaltra pelle. Lha scoperto subito, nel secondo tempo ansioso contro lAtalanta. Per costituzione tattica e fisica, la Roma è squadra da guerriglia, da assalto al potere, più che da governo. LInter dei giganti e dello scudetto, al contrario, si piazza a centrocampo e detta legge. Ranieri, che alla vigilia del golpe arringava: «Azzanniamoli!», ieri era molto più cauto. «Potrebbero anche tornarci davanti. Si deciderà allultima giornata». «Pensiamo a noi stessi». «Nel derby è favorito chi sta dietro». «Mi aspetto una partita difficile». Braccino? Mani avanti? Anche opportuna cautela in una piazza a rischio di autocombustione. Alla sua presentazione, Ranieri ricordò: «Sono partito a 14 anni in Curva Sud. Ero nel Dodicesimo Giallorosso, facevo le trasferta». Perfino il più calmo, sir Ranieri, ha un lembo di anima ultrà. Dovrà ricordarsene emagari zompare alla Mourinho per trasmettere scosse, se la Roma si farà paralizzare dalle nuove responsabilità. Basta chiedere «zero sentimenti» per ottenere nervi saldi? Beautiful Inter e Roma hanno cambiato pelle, ma restano ben riconoscibili: sono gli splendidi duellanti che, tra il 2005 e il 2008, si sono contesi 3 scudetti, 4 coppe Italia, 3 Supercoppe. Unappassionante telenovela di trionfi, coriandoli e polemiche. Sempre loro, faccia a faccia, come neanche Ridge e Brooke a «Beautiful». In questa domenica di ceneri islandesi una puntata da non perdere: la Lazio che negò uno scudetto allInter (5 maggio) ci riprova con la Roma.