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IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Dopo Francesco Totti, che ha raccontato come latmosfera di questa Roma gli ricorda quella che si respirava nel 2000-2001, ora ci si è messo pure Claudio Ranieri a far venire i brividi a ripensare a quei giorni. Come? Non parlando di scudetto, ma paragonando il Vucinic di oggi al Delvecchio di allora. Lì Supermarco si sacrificò per il bene della squadra, e per trovare un posto da titolare, sfinendosi su e giù per la fascia sinistra. Ora quella zona di campo sta diventando la terra del montenegrino, che potrebbe completare la sua trasformazione nel momento in cui la Roma potrà finalmente schierare la coppia Totti-Toni..
completare la sua trasformazione nel momento in cui la Roma potrà finalmente schierare la coppia Totti-Toni.
Ranieri in conferenza è stato piuttosto esplicito: «A me, se il ragazzo riuscirà a calarsi sempre di più nei panni di esterno sinistro alla Delvecchio, non dispiacerebbe. Mirko mi darebbe una chance in più nel dispositivo tattico. Se non fa gol fa assist, ed è un giocatore preziosissimo». Già, i gol, altro aspetto in comune tra i due
giocatori. Entrambi raggiunsero il loro meglio con Zeman in panchina. Marco ne fece 18, Mirko, a Lecce, 19. E ancora, nellanno dello scudetto luomo derby segnò appena 3 gol. Proprio come quelli realizzati fin qui da
Vucinic, che ha iniziato la stagione tra mille difficoltà. E stato contestato, la sua prima rete in campionato contro il Bologna è stata bombardata dai fischi per colpa del momento no che stava vivendo la squadra. Era il primo novembre e quella rete sembrò da un lato sbloccarlo e dallaltro caricarlo ancora di più di voglia di far bene. Nelle settimane successive arrivarono i centri contro lInter e poi a Bergamo con lAtalanta il 29 novembre.
Poi si è ribloccato. Poco male, perché nel frattempo la Roma sta facendo sfracelli e lui sta facendo vedere grandi cose: corsa, grinta, giocate meravigliose, assist. A lui Ranieri non rinuncia mai, in campionato con il tecnico di Testaccio in panchina le ha giocate tutte: 20 su 20. E allora della fascia sinistra e del ruolo alla Delvecchio se ne riparlerà in futuro, perché oggi giocherà di punta. Serviranno anche i suoi gol per battere la Fiorentina. Servirà il Vucinic di coppa, quello che ha steso lUdinese. La voglia sembra averla tutta. Ieri, alla partenza dalla stazione Termini, è montato sul treno concentrato, con le cuffie ben calate sulle orecchie, mettendosi sul primo posto a sedere dietro al macchinista del Frecciargento. Come se volesse guidare la Roma al Franchi. Lui, Mirko Vucinic, la freccia giallorossa.