«Voglio una Roma lucida e concreta»

06/12/2009 alle 10:45.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Claudio Ranieri e il derby. E’ arrivato, ci siamo, il suo primo derby da romanista, dopo una sessantina giocati in giro per l’Europa. Le ansie della vigilia le avverte anche lui, che in una notte sogna di diventare l’imperatore Claudio. Una vittoria lo porterebbe a ridosso della zona Champions e aprirebbe il cuore dei tifosi. Che tre mesi fa lo hanno accolto con una certa diffi­denza e oggi sono pronti a riconoscere il suo va­lore. Ranieri è una maschera, nasconde le sue emozioni. Ricorda Capello, per quel modo di te­nere celati i suoi sentimenti. Ma sa che questa è una partita speciale:..



Niente alchimie tattiche. In questi momenti contano la testa e il cuore: «E’ una partita che fa storia a sè. Bisogna restare molto lucidi. La dif­ferenza la farà la determinazione, chi ne avrà di più vincerà» .



Non gli piace sentire dire che la Roma è la fa­vorita:

«Il derby non dà punti di riferimento, di solito è favorito chi sta peggio, ultimamente è sta­to così» .



Ha ricordi sbiaditi dei derby, lui spesso così lontano da casa: «I ricordi da tifoso si perdono nella notte dei tempi. La era per tre quarti giallorossa, ma c’erano anche i laziali. Due tifoserie a contatto e non accadeva nulla. C’era lo sfottò e mi auguro che ci sia anche sta­volta. Lo sfottò è il sale di Roma. Da allenatore mi faceva piacere sapere delle vittorie della Ro­ma, ma seguivo poco, avevo mille pensieri in te­sta per le mie squadre» .



Tre romani nella Roma, uno in panchina e due in campo. Nessuno nella Lazio. Non è detto che sia un vantaggio: «Noi la sentia­mo di più. Non credo che sia un vantaggio. Quello che conta è es­sere determinati e concentrati su quello che dobbiamo fare. I gio­catori stanno bene, sono fiducio­si, sanno l’importanza della po­sta in palio e vogliono fare una grandissima partita» .



Due soli brasiliani in campo, Julio Sergio e Juan, altri quattro in panchina. Ra­nieri ha scelto. E punta forte su : «Non ha recuperato perfettamente, lo sforzo di giove­dì l’ha pagato più degli altri. Ma credo che starà bene» . E punta anche su Menez e Vucinic: «Sono soddisfatto, stanno facendo bene. Con questa for­mula abbiamo qualcosa in più da offrire sotto l’aspetto tecnico e questo per me è molto impor­tante » .



Non si aspetta una Lazio rassegnata o allo sban­do:

«Mi aspetto di trovare una squadra determi­nata, con il coltello tra i denti che lotterà dal pri­mo all’ultimo minuto. Non credo a una squadra in crisi, le differenze sono minime tra noi e loro. Hanno una difesa molto più ermetica della nostra» .

Di derby ne ha vinti tanti, ma sono un’altra storia: «Quello vinto con l’Atletico credo che sia stato l’ultimo che il Real ha perso in ca­sa. A Londra di derby ne fai tanti e non tutti sono sentiti alla stessa maniera. Quello più sentito dal Chelsea è quello con il Fulham» .



Zarate
è il pericolo numero uno: «Una volta c’era la marcatura a uomo, con la zona bisogna aiutarsi, cercando di stare più compatti e vicini» . ha detto che Zarate non è ancora un grande campione: «E’ giovane, ha la stoffa per diventar­lo. Sarà il corso della sua carriera a dire se ci riu­scirà. Ma ha il patentino per diventare un cam­pione » .



soffre molto il derby: «Lo soffre perchè lo sente in modo particolare. Ma ormai ne ha fatti tanti, saprà come caricarsi e restare tranquillo» .

Poteva diventare allenatore della Lazio: «Ci so­no state voci, tanti anni fa. Ma solo voci. Sono al­lenatore della Roma ormai, dove vado?» .

Gli sfugge l’unico sorriso della conferenza stampa. Torna una maschera quando parla dell’arbitro:

«Rizzoli è internazionale, è uno dei migliori. Ho piena fiducia. Anche gli arbitri come calciatori e allenatori hanno momenti di forma e altri meno» .

Una vittoria nel derby potrebbe rappresentare la svolta. Ranieri preferisce non caricare troppo la sfida con la Lazio: « Non so se potrà essere la svolta. Per noi romani è molto importante vince­re, ma la svolta verrà più avanti. Dobbiamo lot­tare per tutto il campionato e alla fine tireremo le somme» . L’ultima vittoria della Lazio in cam­pionato risale al 30 agosto: «Per la legge dei gran­di numeri prima o poi la Lazio si riscatterà. Spe­riamo dalla prossima settimana...» .