IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Il Cda della Roma ieri ha ratificato il contratto di Francesco Totti. E la società lo ha annunciato poche ore dopo. «Ringrazio tutti, dal presidente Franco Sensi alla figlia Rosella, da Conti a Pradè, tutta la mia famiglia, i tifosi. Sono contento di finire la carriera nella Roma. E un sogno che si avvera. Vivilo con me.Un giorno, da dirigente, spero di scoprire un altro Totti», alcune parole di una lunga lettera del capitano regalata al suo sito internet. Finisce così la telenovela cominciata a Riscone di Brunico e andata avanti fino a ieri: oggi la firma,domani lannuncio, domani lannuncio,..
Ora è tutto finito, è tutto ufficiale, anche se grossi dubbi non ci sono mai stati. Totti giocherà nella Roma fino a 38 anni, cioè a giugno del 2014, poi farà il dirigente, il direttore dellarea tecnica.
Guadagnerà 8,9 milioni per la stagione sportiva in corso e 8,6 milioni, per ciascuna delle quattro successive. Contestualmente, la Roma e la Number ten hanno deciso il prolungamento dellattuale accordo di licenza in esclusiva per luso e lo sfruttamento dei diritti di immagine di Totti per specifici prodotti ufficiali a marchio A.S. Roma.
Attilio Zimatore non sarà il presidente del collegio arbitrale chiamato a dirimere il contenzioso tra Italpetroli e Unicredit. I due arbitri, Romano Vaccarella e Enrico Gabrielli non hanno trovato laccordo sulla candidatore di Zimatore, sembra per il veto della Sensi. Se si continuerà a non trovare il consenso sul nome di un altro presidente, la questione verrà rimessa al Tribunale di Roma. Quindi? Si allungano i tempi dellarbitrato. Rinviata, di conseguenza, la soluzione dei problemi legati al debito di Italpetroli e che rischia di avere effetti anche sul destino della As Roma.
Oggetto del contenzioso tra le parti è infatti la richiesta di annullamento del patto di riscadenzamento del debito tra Italpetroli e Unicredit, avanzata dalla banca di Piazza Cordusio dopo linottemperanza del pagamento di due tranche. «Il team Angelini pro-Roma si è preparato allattacco finale, la tempistica è imminente e non passerà attraverso la Borsa», ma con tutta probabilità attraverso «unofferta formale a Italpetroli, completa di prezzo e dettagli vari».Questo- secondo lEspresso in edicola domani - è il piano per arrivare allacquisizione del pacchetto di maggioranza As Roma.
Ritorna in ballo, dunque, il nome di Angelini. «Tecnicamente- dice larticolo - la Roma non è scalabile perché è controllata per due terzi dalla non quotata Roma 2000 che, a sua volta, e al 100% di Italpetroli».E allora? La strada dovrebbe essere quella di unofferta formale a Italpetroli, che va presentata pure alla Consob. Lunica alternativa sarebbe un accordo privato diretto tra la famiglia Sensi e Angelini, ma nessuno considera realistica questa ipotesi, visti i rapporti tra le parti. Lipotesi è di affiancare allimprenditore farmaceutico una «minicordata con altri soci di minoranza, inmododa distribuire limpegno finanziario: oltre a qualche fondo di private equity e a qualche personaggio di impatto mediatico che gravita nellambiente del circolo Canottieri Aniene, di cui Angelini è socio, il gruppo di candidati allacquisto prevede anche uno o piùi mmobiliaristi ,da coinvolgere con lobiettivo del nuovo stadio romanista».
Immediata la smentita del gruppo Angelini. «A oggi non è prevedibile un investimento nella squadra di calcio As Roma, controllata dalla famiglia Sensi. Qualsiasi tipo di investimento sarebbe realizzato con il consenso delle parti interessate e nel rispetto della legge. Risulta quindi infondata la notizia di un presunto attacco finale.Non solo infondata, ma anche scorretta sotto il profilo tecnico giuridico, visto che si lascia intendere che questo attacco non passerebbe attraverso la Borsa», si legge nel comunicato del gruppo Angelini.