GASPORT (A. ELEFANTE) - «Un casino inutile». Doni lo dice con il sorriso disteso da «scampato pericolo», felice di essere dove voleva essere: stavolta con il Brasile e non con la Roma, che voleva negare alla Seleçao anche lui, come Juan. Felice di essere qui, a Doha, perché cè un tempo per tutto e lui di tempo non ne ha troppo per prendersi il Mondiale in Sudafrica. Queste due amichevoli (domani e mercoledì) con Inghilterra e Oman e quella che il Brasile giocherà a marzo: dopo la Coppa America 2007 giocata da titolare, Doni vede il corridoio giusto dove infilarsi per vincere la concorrenza di uno fra Victor (Gremio) ..
Il mio ok e le chance Ieri Doni è stato visitato da Runco, il responsabile medico della Seleçao, che gli ha dato lok per allenarsi nel pomeriggio. «Dico che è venuto fuori un gran casino inutile ha poi spiegato Doni perché in verità io ero pronto a giocare già contro lInter. La contusione alla coscia era migliorata, ma Ranieri ha preferito non portarmi a Milano per non rischiare di bruciarsi un cambio come contro il Fulham. Rispetto le sue scelte, ma sia chiaro che io volevo esserci anche contro lInter». Anche perché voleva esserci a tutti i costi con il Brasile: «Prima ho pensato alla Roma, tanto che contro Udinese e poi Bologna avevo giocato stando molto peggio di come stavo a fine settimana scorsa; ora voglio pensare al Brasile e devo sfruttare al massimo le poche chance che ho per dimostrare a Dunga che può contare su di me anche per il Mondiale. Non mi pare impossibile riuscire a fare entrambe le cose...».
Il caso Juan A Carlos Dunga non sembrava così impossibile neanche avere Juan, regolarmente convocato e negato dalla Roma e il portavoce Rodrigo Paiva è chiaro nel sintetizzare in quattro punti il malumore della Cbf e della Seleçao per unassenza definita «ingiustificata »: 1) Juan era convocato da 12 giorni e il fax della Roma è arrivato solo domenica; 2) anche Robinho è infortunato ma è qui in Qatar, con tanto di medico del Manchester City il dottor Butler al seguito e ieri si è allenato, seppur a parte; 3) i giocatori reduci da infortuni sono sempre tornati ai rispettivi club in condizioni migliori rispetto al loro arrivo e comunque per Dunga era importante non solo far giocare, ma anche parlare con Juan, per decidere insieme il programma di avvicinamento al Mondiale; 4) solo il presidente federale Ricardo Teixeira, in arrivo in Qatar oggi, potrà decidere di «liberare» dalla convocazione Juan e fino ad allora la Roma non potrà utilizzarlo. Ci rimetterebbe il club giallorosso ma alla fine, comunque vada, a rimetterci sarà soprattutto il giocatore.