Santa partita

02/04/2022 alle 13:29.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Nel frullatore per due settimane. Frutta fresca, di stagione. Succosa. Derby vinto, dopo la sofferta qualificazione in Conference League. Via ai legittimi festeggiamenti, capirai, con la Nazionale che quantomeno si pensava arrivasse a giocare contro Cristiano Ronaldo, di tempo ce n'era. La Nazionale come uno spinoff del campionato: Zaniolo fa parlare di sé perché non gioca, e fa parlare di sé perché gioca male, in Turchia.

Lui in campo nel momento personale peggiore della stagione, lui sulle prime pagine. Zaniolo + , quando l'associazione di idee supera la realtà e pure la fantasia. Marzo pare agosto. La allunga, poi fa lo sprint, poi frena e poi rilancia. La di Zaniolo. In molti ci cascano. Chi se ne frega se nel frattempo magari le stesse grandi firme di mercato abbiano dato per scontato che si sia già accordato coi bianconeri, mentre invece la notizia era che il suo procuratore stava trattando ufficialmente (con tanto di foto a testimonianza) con il .

Zaniolo, Zaniolo, Zaniolo. Di vero c'è che sta giocando male. Di vero c'è che non è incedibile. Ma, facciamo un tampone rapido: quali calciatori in vista nell'attuale Serie A possono considerarsi incedibili? Lautaro? Barella? Leao? Test negativo, risposta scontata: nessuno. Ma si parla tanto, troppo, soltanto di Zaniolo. Fisiologico. Anche perché forse i famosi entourage dei calciatori fanno sempre troppo poco per montare i silenziatori sulle pistole. C'è da riempire giornate e giornali, ogni assist è manna dal cielo, ci mancherebbe. Se sei Zaniolo e giochi male, o finisci fuori proprio perché giochi male, fai notizia. È la stampa, bellezza. Se cerchi indifferenza e fari spenti, devi essere un anonimo, onesto prestatore d'opera portato al gregariato. Mancano giorni alla ripresa del campionato, i temi sono sempre gli stessi. Nel disperato tentativo di fare cassetta in Italia si privilegia sempre il titolone da giornalone rispetto all'approfondimento. Quindi Zaniolo, Zaniolo, Zaniolo, e poi in piccolo forse, la finanza che rovista nelle stanze dei commercialisti, o le indagini sportive perché, ma pensa un po', gonfiavano le plusvalenze.

Per fortuna si torna in campo. La Roma a Genova giocherà il secondo tempo del derby, perché le grandi vittorie vanno confermate, e se nella partita successiva, magari abbordabile, deludi, è come se avessi subito una rimonta. Alla Roma già è capitato. Dopo la doppia vittoria contro l'Atalanta. Due pareggi. Uno con la Sampdoria. Che guarda caso torna domani. Squadra modesta, allenatore bravo ma di categoria. Il peggio che si possa affrontare in questo momento di mezzo, fra la sbornia del derby e la scena europea. Un anno fa, colpevoli come criminali sportivi, i calciatori della Roma a questo punto avevano staccato la spina, lo avrebbe ammesso il capitano Pellegrini a fine stagione. Quest'anno la squadra è in corsa per il quinto posto. Peccato mortale staccare la spina. Rimanga attaccata al muro. E magari serva per dare la scossa nello sprint finale.

In the box - @augustociardi75

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