Daniele De Rossi prende la parola in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano in vista della partita di qualificazione ad Euro 2016 contro la Croazia. Queste le parole del centrocampista romano:
Sulle 100 presenze in maglia azzurra
"E' incredibile, lo porterò nel cuore anche a carriera finita. Mi piacerebbe essere superato da qualche bravo giovane"
Su Balotelli
"Resta difficile da credere che Conte si faccia indirizzare per le convocazioni. Le parole su Balotelli dopo il Mondiale? Con Mario c'è un ottimo rapporto. Quel discorso era legato a come poter ripartire. Bisogna ripartire da uomini che vogliono risollevarsi".
Sui problemi in difesa
"Problemi in difesa? Penso che con le regole sugli stranieri, la Roma attingerà alle risorse degli italiani. Penso ad Astori e Romagnoli: lui diventerà un campione assoluto e mi supererà nelle presenze in Nazionale".
Sul suo impiego in Nazionale
"Non mi preoccupa che ci si aggrappi a me. Sono pronto a fare vari ruoli, a ciò che servirà, con la massima disponibilità".
Sulle parole di Conte, che lo voleva alla Juventus
"Mi ha inorgoglito, è un tecnico che ho sempre stimato. Se a dire che mi voleva alla Juventus è il diretto interessato, mi fa piacere. Era comunque uno scenario impossibile da verificarsi".
L'ultimo Mondiale...
"Il tempo allontana i brutti ricordi, c'è bisogno di tornare a vincere. Se domenica faremo una grande partita, troveremo maggiore fiducia. Il mio ruolo? Sono pronto a ricoprire diverse posizioni con la massima disponibilità"
Sulla 'rivolta' di Tor Sapienza
"La 'rivolta' i Tor Sapienza? Ho cercato di informarmi, è una situazione che ci si aspettava. L'Italia vive un momento duro, spero che si trovi una soluzione che possa rasserenare gli animi. Tocca anche al sindaco di Roma Marino".
Gli stranieri nel calcio italiano?
"Eliminare gli stanieri dal calcio italiano non è una soluzione fattibile, siamo tutti liberi di girare per il mondo. Bisogna invece lavorare sul vivaio e sui settori giovanili delle squadre italiane"
L'esonero di Mazzarri?
"Mi dispiace per lui, è un allenatore molto bravo. Sono contento per Mancini, lo stimo molto. Fortunatamente a Roma gli esoneri non ci riguardano più".
Una dedica per le 100 presenze?
"Va al mio amico Emanuele Mancini che gioca in Serie D. E' un calciatore meraviglioso con cui sono cresciuto nelle giovanili della Roma, va a lui il primo pensiero".
Ancora su Balotelli
"Non è detto che non possiamo diventare amici. E' un bravo ragazzo, buono. Non mette zizzania nello spogliatoio. Esuberante, a volte vive il suo lavoro in modo particolare. Mario è fondamentalmente buono. Io difensore? sono pronto, magari mi sii allunga anche la carriera"
Sulla Roma
"Ci sentivamo alla pari della Juve anche l'anno passato. Ci sentiamo al loro livello. I passi falsi capitano a chiunque. A Napoli abbiamo perso male, con la Juve non meritavamo di perdere. Con il Bayern abbiamo giocato con un avversario più forte di noi"
Ancora sulle cento presenze in Nazionale e le reti realizzate in azzurro:
"Ho segnato tanto e mi fa piacere. Spero che Zaza Immobile Pellè e tutti gli altri mi superino in fretta, è il loro lavoro. Sono più vecchio di loro e ho segnato di più, anche per le mie maggiori presenze".
La tua partita più importante con l'Italia?
"La finale di Berlino la più indimenticabile, il punto più alto della mia carriera. Pirlo è il giocatore che può cambiare le sorti della squadra ma possiamo far bene anche senza di lui. Mi aspetto di vincere l'Europeo, l'allenatore pensa solo a questo. "