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Marocco, Benatia sull'esclusione dalla Nazionale: "Il ct poteva chiamarmi"

25/02/2014 alle 15:46.
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L'EQUIPE - Continua la querelle a distanza tra Mehdi Benatia e Hassan Benabicha, ct ad interim della selezione marocchina. Il difensore della Roma ha fatto il punto dei suoi rapporti con l'attuale selezionare del Marocco in un'intervista al quotidiano francese. "Mustapha El  Haddaoui, ex giocatore vicino alla federazione, mi ha chiamato per dirmi che il ct era d'accordo con le mie precedenti affermazioni. Ma a parte lo steward che mi ha chiamato per chiedermi di prendere il mio biglietto per la prossima partita amichevole, nessuno mi ha telefonato. E sabato ho letto che in un'intervista a France Football, l'allenatore ha dicharato: 'Se  non verrà, sarà un suo problema'. Se ha avuto dubbi sul mio coinvolgimento, poteva chiamarmi, anche se penso che la domanda era mal posta... Quando ho letto quell'intervista, mi sono reso conto che era passato un messaggio sbagliato per i tifosi. Se l'allenatore era in dubbio, doveva solo chiamare me, avrebbe saputo che avevo già comprato il biglietto per Marrakech"

"Se sono risentito? Si, sto male. Questo è un allenatore che non voglio conoscere e con cui non ho alcuna voglia di lavorare".  prosegue , che se la prende con Benachiba anche per aver criticato apertamente il suo compagno in Nazionale Younes Belhanda. "Non ho mai chiesto che fosse convocato e non ho mai criticato le decisioni di un allenatore. Ma se aveva qualcosa da dire su Younes e sulla sua presunta mancanza di competitività, poteva chiamarlo direttamente, come avviene in tutte le selezioni, invece di sfogarsi in pubblico.Le sue parole non sono state intelligenti, perché non aiutano un giocatore importante per la Nazionale. Lui, che è un educatore, dovrebbe saperlo. In ogni caso ha un contratto temporaneo e si sa che non sarà lui a decidere nei prossimi mesi".

"Potrei fingere e andare in Nazionale come se nulla fosse accaduto, ma non voglio più essere lo zimbello del calcio africano - continua - Sono 5 anni che le nostre prestazioni non sono all'altezza del nostro potenziale. Quindi si, sento che abbiamo davvero bisogno di un nuovo progetto. I giocatori ci sono, abbiamo solo bisogno di un allenatore che ci faccia vincere la Coppa D'Africa.

"Potrei tranquillamente andare in Marocco a cambiare aria, prima di tornare a Roma, dove va tutto bene. Ma sono il capitano di questa Nazionale e devo dare il meglio per il mio paese. Agire per il bene della squadra è il mio compito. Ho solo fatto notare che tutto questo è accaduto molto in fretta. Cosa sono queste minacce? Ho un sogno: rendere orgoglioso il popolo maroccchino vincendo la Coppa D'Africa. E non dimentico che il Marocco è al di sopra di tutto: dei giocatori, dei selezionatori e della federazione", conclude .

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