Conferenza stampa, RANIERI: "La mia fortuna è avere questi ragazzi a disposizione. Dybala leader in tutto e per tutto" - DYBALA: "Il mister mi trasmette fiducia, sto bene ma non dico nulla" (FOTO e VIDEO)

12/03/2025 alle 18:39.
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Dopo il 2-1 dei giallorossi all'Olimpico, domani alle 18,45 la Roma sarà ospite dell'Athletic Club nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Alla vigilia della sfida Claudio Ranieri e Paulo Dybala sono intervenuti in conferenza dalla sala stampa del San Mames.

L'intervento di Ranieri:

Con i 5 cambi cos'è cambiato nel lavoro rispetto a quando ha iniziato? Quanto possono incidere nella partita oppure l'allenatore bravo è quello che fa meno danni come dice Allegri?
"L'allenatore bravo è quello che fa meno danni. La forza di un allenatore sono i giocatori. Ho la fortuna di avere buoni giocatori, mi seguono, sanno che se sbaglio lo faccio in buona fede e non ho altra mira se non aiutarli. Avere 5 giocatori che meritano di giocare, non lo fanno dall'inizio ma capiscono la problematica, sanno che per me non sono tutti uguali ma ognuno è differente dall'altro. Nel corso di una partita ci sono tante partite. I ragazzi mi permettono di aiutarli cambiando alcune cose, la mia fortuna è averli a disposizione".

È riproponibile la partita dell'andata con la Roma brava ad aspettare e poi ad aggredire nel momento opportuno?
"Dentro una partita ci sono tante partite e una partita non è mai uguale una con l'altra. Domani con la spinta del pubblico l'Athletic spingerà di più, dobbiamo essere bravi a fare il nostro gioco senza paura, cercando di attaccare e di difendere come stiamo facendo ultimamente".

Domani la Roma entra in campo per vincere o anche pensando di avere due risultati su tre?
"Dobbiamo entrare in campo e fare il nostro gioco, sapendo che abbiamo davanti una squadra bella, tosta che cercherà di vincere. Se entriamo con il pensiero del pareggio la perdiamo. L'ho già detto ai ragazzi: facciamo la nostra partita come siamo abituati, attacchiamo e difendiamo in 11, conosciamo i nostri pregi e i difetti, dobbiamo cercare di nascondere il più possibile i nostri difetti".

Il passaggio del turno è il bivio della stagione?
"Lo possiamo sapere soltanto vivendo le cose. Chiedo ai ragazzi di cancellare la partita precedente, sia che si è vinta sia che si è persa, acqua passata non macina più. Finita la partita di domani ho già i video della partita col Cagliari. Ragiono così, una partita alla volta. Non mi ricordo neanche il risultato di due giornate fa e non mi ricordo i giocatori. Sono concentrato su domani, questo chiedo alla squadra. Non mi interessa se bivio o no, se passiamo o no, domani è una grossa partita e anche domenica. Cerco di pensare partita dopo partita tirando il massimo da me stesso e dalla squadra".

Ha detto che non ricorda cosa è successo due settimane fa. Lei ha vinto qui a Bilbao per la prima volta nel 1996, lei è orgoglioso di essere qui oggi nel 2025?
"L'anno scorso sapevo di smettere, quindi quando andavo all'Olimpico o a San Siro pensavo fosse l'ultima volta, chi pensava di stare qui alla Cattedrale in Spagna. Sono orgoglioso, quando smetterò penserò a quello che avrò fatto, non andrò a vedere le cose positive ma quello che avrò sbagliato e saranno tante. Non mi pesano le cose sbagliate e non mi fanno volare di testa le cose fatte bene. Metto tutto nel calderone, sono un uomo fortunato di allenare da tantissimo tempo, fortunato perché stando con i giovani resti giovani, faccio un lavoro che amo e non tanti possono dire la stessa cosa. Sono fortunato e contento".

All'andata la Roma ha preso gol su palla inattiva, pensa di dover cambiare qualcosa?
"Non si può cambiare dall'oggi a domani, anche se io ho fatto sia la zona sia la marcatura a uomo. Quando ho detto che bisogna saper nascondere i nostri difetti ci sta anche questo contro una squadra che fa dei calci di punizione il fiore all'occhiello, dobbiamo essere sempre molto attenti".

Come mai Saelemaekers nelle ultime partite non è più partito tra i titolari?
"Come non giocava Hummels non giocava lui. Ne ho tanti, giocano bene, non succede nulla se riposa qualcosa. Quando è entrato ha fatto bene, con assist o gol, sono contento così e va bene così".

Che ricordi ha dell'ambiente di San Mames? Quali saranno le chiavi della partita di domani?
"L'ambiente sarà fenomenale, c'è una grande tifoseria e lo stadio è una meraviglia, complimenti. Le chiavi del match non le conosco, spero siano italiane. Giocheremo contro una grande squadra, che gioca direttamente e velocemente, non è la solita squadra spagnola a cui piace avere la palla. Conosciamo i punti forti dell'Athletic e vediamo".

L’intervento di Dybala:

Stai diventando un leader carismatico, c'entra Ranieri?
"Sì, con la sua esperienza mi ha trasmesso la fiducia di poter parlare anche con la mia esperienza soprattutto ai più giovani per aiutarli, soprattutto nei momenti di difficoltà. Cerco di dare sempre il massimo conoscendo le mie caratteristiche. Dentro lo spogliatoio non urlo o calcio, ma cerco di aiutare e dire qualche parola di fiducia nei momenti di difficoltà dei miei compagni".

Interviene Ranieri: "Non è solo un leader carismatico o tecnico, ma è diventato leader in tutto e per tutto. Il leader si sente partecipe del bene della squadra. Ho la fortuna di avere dei leader che si sentono partecipi alle sorti della squadra, tutto quello che fanno lo fanno per il bene della squadra. Paulo lo ha capito benissimo e lo sta portando avanti, così come altri compagni".

Sei a quota 199 gol, può essere il giorno giusto per festeggiare i 200?
"Spero, sarebbe bellissimo raggiungere questa quota ma l'importante è che se succede sia per passare il turno. I gol sono belli ma la cosa più importante è tornare a casa passando il turno".

A parte Budapest, non hai segnato in trasferta in Europa con la Roma. L'imminente convocazione in Nazionale è uno stimolo?
"Non ci avevo fatto caso, non leggo i giornali, mi dispiace. Speriamo, l'importante è tornare a Roma con il passaggio del turno. Essendo attaccante uno vuole aiutare la squadra segnando o facendo assiste ma in queste partite ognuno deve essere meno egotista e pensare agli obiettivi della squadra. Non è uscita la lista ufficiale della Nazionale, per noi argentini è qualcosa di unico e spero di andare".

C'è un segreto per il tuo stato fisico?
"Se lo dico non lo sarebbe più un segreto ma rimarrà tale. Stiamo lavorando bene, sto cercando sempre di trovare la cura e lo faccio da tempo, in alcune cose mi è andato meglio e in altre no. Adesso fortunatamente ho trovato dei lavori con i quali mi sento comodo e mi fanno sentire bene fisicamente, stiamo facendo alcune cose ma non le dico".

Interviene Ranieri: "Ho la fortuna di avere uno staff a disposizione meraviglioso, io sono la punta dell'iceberg ma dietro di me c'è un nucleo di persone che lavorano giorno e notte per far star bene questi giocatori e Paulo è uno di questi. C'è uno staff intero che si relaziona con me, studiamo il loro recupero, è tutto un insieme di componenti e non solo un esercizio per cercare di infortunarsi il meno possibile. Se non ricordo male, abbiamo tirato fuori una statistica per cui siamo la squadra con meno infortuni e subito dopo si è fatto male Celik, questo è un guaio ma è il calcio. Quando giochi tanto rischi di avere piccoli guai. Mi auguro siano piccole interruzioni e non ci sia mai un grosso infortunio".

Voi argentini - tu, Soulé e Paredes - vi sentite un punto di riferimento per lo spogliatoio?
"No, penso che essendo argentini ci conosciamo da tanto tempo e condividiamo molti momenti insieme. Ci sono tanti punti di riferimento in questo gruppo, tanto giocatori di esperienza che hanno giocato in grandi club e vinto trofei importanti, in più c'è gente che è qui da tanto tempo. C'è un gruppo molto bello che ha trovato un equilibrio in tanti aspetti, anche con chi gioca di meno o subentra. Non ci sono momenti di tensione, anche in allenamento diamo tutto senza darci botte perché non serve a niente. Ognuno dà il suo contributo al gruppo e fa la differenza nei momenti difficili".

Cosa ti aspetti domani? Quanto è favorita la Roma?
"Sarà un 50-50 di possibilità, per noi è come se fosse finita 0-0. Veniamo qui per fare la nostra partita senza pensare al vantaggio che abbiamo perché potrebbe andarci contro. L'ambiente sarà bello da vedere, mi hanno parlato di questa tifoseria ma lo vedremo nei primi minuti, poi ci concentreremo sulla partita. Se non lo facciamo con i giocatori veloci e il gioco di questa squadra, potremmo pagarlo caro".

Cosa conosci dell'Athletic?
"Per me è la prima volta al San Mames, conosco le cose che mi hanno raccontato e alcuni colleghi me ne hanno parlato. Ho curiosità di giocare qui e vedere questa tifoseria. Dobbiamo concentrarci perché se guardiamo in giro cosa c'è nel campo la pagheremo".