Come annunciato al termine della conferenza stampa, Tiago Pinto si è spostato in Portogallo da dove ha partecipato al 'Thinking Football Summer', in corso a Oporto, e che riunisce alcuni esponenti di spicco del calcio internazionale. Il General Manager ha parlato così del suo ruolo: "Le finestre di mercato andrebbero modificate, non sono d'accordo che siano aperte quando ci sono le competizioni. Noi direttori sportivi ormai siamo diventati al 50% direttori finanziari. Quest’anno siamo stati obbligati a ricavare denaro dalla vendita di giovani. Quando cominci l’anno in negativo, hai solamente un modo per rimediare ed è vendere giocatori. Mercato arabo in espansione? Quello che succede con l’Arabia Saudita già accadeva con la Premier verso l’Europa. È il mercato. Credo abbiano un obiettivo a medio-lungo termine e dobbiamo prepararci a quella realtà. Anche noi con la Roma abbiamo avuto un giocatore nel giro della nazionale brasiliana (Ibanez, ndr) che è stato attratto. Io sono abbastanza tollerante e non vedo alcun problema, è il mercato. Possiamo discutere di politica e geografia, ma questo è mercato. Quello in cui non concordo è che il mercato duri oltre il termine di quello mondiale. Non posso competere con l’Al Hilal come con il Manchester City, ma nemmeno con il Brighton. Quindi bisogna reinventarsi".
Ha continuato Tiago Pinto: "Quello in cui credo è ciò che ho imparato al Benfica: creare un ambiente armonico con allenatore e scouting. Nella Roma sappiamo esattamente il tipo di giocatore che possiamo trattare, che l’allenatore conosce in modo che abbia reale possibilità di giocare. Si passa attraverso molte riunioni, affinché poi non si punti il dito a fine stagione dicendo che il giocatore è stato portato dal direttore sportivo, dall’allenatore o dal presidente".