Vucinic: «La mia Roma era più forte ma stimo molto Fonseca: lui e Petrachi hanno iniziato un lavoro intrigante»

10/01/2020 alle 14:32.
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GASPORT - Un doppio ex della sfida tra Roma e di domenica prossima. Mirko Vucinic torna a parlare e presenta il match di domenica prossima tra giallorossi e bianconeri in un'intervista al quotidiano sportivo. Questo un estratto delle sue dichiarazioni

Le attuali creature di Sarri e Fonseca sono più forti delle sue e Roma?
La mia Roma era nettamente superiore: se non avessimo avuto davanti l’, avremmo vinto lo scudetto. Questa , invece, è più forte, perché Cristiano Ronaldo, con il suo carisma e i suoi colpi, trasmette una mentalità sempre più vincente.

L’attaccante Vucinic si sarebbe esaltato di più con Sarri o Fonseca?
Sarri. Mi piace la ricerca del fraseggio, il tentativo di conquistare campo con tanti passaggi corti e poi l’imbucata improvvisa. Stimo molto pure Fonseca: lui e Petrachi hanno cominciato un lavoro che mi intriga.

Quali giocatori possono decidere la partita dell’Olimpico?
e Zaniolo. Ma incideranno tantissimo i tifosi romanisti, che possono trascinare la loro squadra.

La Roma potrà lottare solo per il terzo posto finale, magari in una volata con la Lazio?
Sì. E credo che i giallorossi la spunteranno. Per lo scudetto è una storia tra , ancora favorita, e , che con si è avvicinata tantissimo. Se poi avrà anche Vidal, , numero uno al mondo, diventerà un osso durissimo sino in fondo.

Passando da a Friedkin, la Roma potrà puntare allo scudetto e a realizzare lo stadio?
Si può solo sperare. Per vincere a certi livelli bisogna investire tanti soldi. Ai miei tempi, Sensi fece il massimo che si poteva consentire. Certo, uno stadio di proprietà, senza pista di atletica, porta 10-12 punti in più in classifica: già mi immagino il popolo giallorosso a due passi dal campo.

Ha sentito ?
No. Lo chiamerò nei prossimi giorni. Non mi aspettavo che mollasse. Il calcio mondiale non avrà più un meraviglioso protagonista. Si divertirà nel ruolo di allenatore. Ora ci penso anch’io…”.

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