Inter, Marotta: "Lo stadio è un asset fondamentale. Conte? E' un vincente"

15/04/2019 alle 16:40.
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RADIO 1 - «Lo stadio è un asset patrimoniale fondamentale. Lo stadio deve avere certe caratteristiche: senso di ospitalità, debellare la violenza, senso di appartenenza perché i tifosi si devono sentire nella loro casa. E tutto questo porta anche ad un aumento di ricavi. Uno stadio non vissuto come una cattedrale nel deserto vissuta ogni 15 giorni ma come un entità dove vivere la socialità tutti giorni garantisce un introito fondamentale». L'amministratore delegato dell', Beppe Marotta, ai microfoni di 'Radio anch'io Sport' torna a parlare dell'importanza di uno stadio di proprietà per la competitività di un club. «Lo abbiamo visto con la Stadium, dal 2010 quando eravamo al Comunale e gli introiti erano sui 6 milioni, ora si viaggia su 50-60, questo sottolinea come gli introiti da stadio siano una voce importante e rilevante», conclude.

"Al di là dei due anni di contratto, è un allenatore che sta viaggiando secondo gli obiettivi, abbiamo gli stessi punti dello scorso anno e l'obiettivo è alla portata: spero che possa raggiungere questo traguardo per noi prioritario -prosegue il dirigente interista-. Le voci su ? Sono una conseguenza del fatto che è libero e che rappresenta un profilo di allenatore vincete; ho lavorato con lui e rappresenta la personalità di un allenatore che nel calcio moderno si inserisce in maniera molto forte. Ha dimostrato di vincere con la e col Chelsea ed è normale che venga accostato a una società. Sottolineo di nuovo come ha dimostrato una struttura di squadra sempre in crescita, noi abbiamo che a pieno merito è allenatore dell' ed è giusto elogiarlo".

"La famiglia Zhang vuole fare bene poi però ci sono questi paletti del Financial fair play che non ci lasciano carta bianca nel poter investire -prosegue il dirigente nerazzurro-. La distanza dai bianconeri? Credo che la possa in Italia avere un ruolo da protagonista ancora per diversi anni perché il gap che c'è con le altre è notevole e legato soprattutto ad un aspetto economico". Sul fatto se sia più facile esser competitivi in campionato o in Europa, Marotta conclude. "E' molto più difficile vincere una ma la differenza sostanziale è che la è un torneo e ci sono delle componenti di circostanze favorevoli come arrivare alla gara clou senza infortuni o squalifiche, nei campionati nazionali i valori assoluti alla fine vengono fuori. Si può lottare, anche se non ad armi pari, col coltello tra i denti e dare fastidio".