Arresto De Vito, il 5Stelle: "Sono tranquillo, chiarirò tutto". Il gip: "Quadro desolante, corruzione ai vertici del Comune"

21/03/2019 alle 17:12.
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Dopo l'arresto di Marcello De Vito nella mattinata di ieri, oggi è atteso il primo interrogatorio del pentastellato nel carcere di Regina Coeli. Arrivano anche le dichiarazioni del gip, Maria Paola Tomaselli. Questa la cronistoria degli eventi odierni:

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13.00 - "Sono tranquillo, sereno, dispiaciuto per questa cosa che e' capitata. Chiariro' tutto". È quanto riferito da Marcello De Vito al suo legale, Angelo Di Lorenzo, al termine dell'incontro nel carcere di Regina Coeli dove era in programma l'interrogatorio di garanzia del presidente del Consiglio comunale di Roma che ha scelto di avvalersi della facolta' di non rispondere. De Vito e' agli arresti da ieri nell'ambito dell'inchiesta 'Congiunzione astrale' su presunti atti corruttivi legati al nuovo Stadio della Roma. "Non ho nessuna preoccupazione se non quella di dover chiarire sulle accuse che mi vengono mosse", ha riferito De Vito al suo legale. L'avvocato ha spiegato che il suo assistito era pronto gia' oggi a parlare con il Gip, ma sotto suo consiglio si e' avvalso della facolta' di non rispondere, per preparare meglio la difesa.

12.50 - Marcello De Vito si e' avvalso della facolta' di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, ma chiedera' di essere ascoltato nei prossimi giorni per chiarire la sua posizione, "una volta che avremo organizzato la difesa". Lo ha reso noto il suo difensore, Angelo Di Lorenzo, uscendo dal carcere di Regina Coeli, dove il quasi ex presidente dell'assemblea capitolina si trova da ieri, quando e' stato arrestato per corruzione relativamente alla costruzione del nuovo stadio della Roma. "Sono stato nominato due ore fa, dopo la rinuncia di un collega, e ne so quanto voi. Ci serve il tempo di organizzare una difesa compiuta", ha aggiunto il difensore di De Vito. "Gli ho detto di riflettere per poi chiedere un nuovo interrogatorio per fare chiarezza", ha concluso Di Lorenzo.

11.45 - "Quel che appare agli occhi dell'osservatore ancor prima che del giudice e' un quadro desolante in cui sia il privato che il pubblico ufficiale si ritengono centrali percependo quanto altro da se' come meramente strumentale alla realizzazione dei propri interessi e del proprio profitto il cui conseguimento essi perseguono nella piena consapevolezza della illiceita' dei loro comportamenti". Cosi' scrive il gip Maria Paola Tomaselli nell'ordinanza cautelare che ha portato ieri in carcere il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito e l'avvocato Camillo Mezzacapo per corruzione e traffico di influenze illecite.

"L'analisi contestuale di entrambi i procedimenti (i due filoni di inchiesta sullo stadio della Roma, ndr) fotografano il grave fenomeno corruttivo che si e' realizzato ai vertici di Roma Capitale. Un'analisi - si legge nel provvedimento restrittivo - che deve essere fatta da due punti di vista, quella del privato e quella del pubblico funzionario solo apparentemente opposte ma in realta' uguali e convergenti", Per il giudice, "solo un'analisi complessiva consente di apprezzare la effettiva gravita' delle condotte ed il contesto relazionale estremamente articolato nel quale le stesse si realizzano".

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