Riccardo Viola: "Pallotta non ha tenuto conto del rapporto con il tifo. Il gol di Turone? Era stato deciso che non dovevamo vincere lo Scudetto..."

23/01/2016 alle 20:11.
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CALCIOMERCATO.IT - La redazione del sito web ha intervistato il figlio dello storico presidente della Roma Dino Viola, Riccardo. Queste le sue parole:

"I confronti con la gestione attuale non possono essere fatti. La nostra era un'azienda familiare, questa è una multinazionale. Certe cose sono rimaste, di altre bisognerebbe farne buon uso: la curva vuota fa male a chi ama il calcio e chi ha vissuto quegli anni meravigliosi in cui i tifosi erano un elemento determinante. Quando viene mandato via un allenatore le responsabilità sono di tutti. Questa squadra ha perso entusiasmo, si è chiusa in se stessa con la paura di prendere gol. Sembra quasi che ogni giocatore se può butta via la palla. Spalletti ha un grande compito, quello di ridare serenità e fiducia all'ambiente. Credo che e la dirigenza si è posta traguardi ambiziosi, in campo e fuori. Lo stadio è una grande conquista, e la squadra è cresciuta. Non hanno però tenuto conto del rapporto con il tifo: quella della barriera è stata una decisione del , ma bisognava fare in maniera tale che lo stadio 'Olimpico' non assumesse questa. La ? Il ricordo più bello sta nel fatto che per tanti anni siamo stati la rivale da battere per la . ci sono stati episodi anche poco simpatici: arrivava la Roma che ai bianconeri faceva grande paura. Uno dei meriti di mio padre è di aver sdoganato la 'Rometta' del passato. Poi certe partite sono andate in una certa maniera, con dei gol annullati... Però c'eravamo e per tanti anni gli abbiamo dato fastidio. Cancellerei il brutto episodio di quella specie di aggressione a Dino Viola, e in campo quel gol annullato a Turone: era stato deciso che quell'anno non dovessimo vincere lo scudetto... Per domenica sera mi auguro che la Roma ritorni ad essere Roma"