Le associazioni pro Rom e Sinti: "Punire De Rossi per frase a Mandzukic"

26/01/2016 alle 00:50.
de-rossi-juve-roma

Questa la nota pubblicata congiuntamente sul sito internet dall'Associazione 21 Luglio e Popica, due organizzazioni impegnate nella promozione dei diritti umani di Rom e Sinti in Italia, sul caso , reo di aver rivolto una frase di stampo razzista a Mario Mandzukic:

"In seguito all’insulto rivolto dal calciatore della Roma nei confronti dell’attaccante croato della Mario Mandzukic («Muto, zingaro di m…»), in occasione della partita di calcio tra le due squadre giocata domenica sera a Torino, Associazione 21 luglio ePopica Onlus, organizzazioni impegnate nella promozione dei diritti umani di rom e sinti in Italia,auspicano un pronto intervento da parte della giustizia sportiva, così come avvenuto solo pochi giorni fa in occasione della lite tra gli allenatori di e Inter, Maurizio Sarri e Roberto Mancini.

L’ingiuria rivolta da a Mandzukic, ripresa dalle telecamere e diffusa dai media e sul web, si connota per l’utilizzo di un linguaggio improprio e altamente offensivo che ha come conseguenza ultima quella di arrecare un danno alle persone appartenenti alla comunità rom e sinta e di contribuire a diffondere pregiudizi e stereotipi negativi nei loro confronti.

La parola “zingaro”, infatti, è un eteronimo imposto dalla società maggioritaria nei confronti di un gruppo che non si definisce così. Il termine è percepito come offensivo dai rom e dai sinti che vivono nel nostro Paese e, nel tempo, ha acquistato una accezione fortemente negativa, paragonabile a un insulto razziale come “negro”, per citare un esempio.

L’ingiuria di domenica sera allo Stadium giunge soltanto a pochi giorni dai pesanti insulti (“frocio”, “finocchio”) rivolti dall’allenatore del Sarri al tecnico interista Mancini. 
Parole, che hanno creato una forte ondata di indignazione, che sono costate al tecnico partenopeo due giornate di in Coppa Italia, sebbene il giudice sportivo non abbia considerato l’aggravante discriminatoria.

Di fronte ai fatti di Torino, pertanto, Associazione 21 luglio e Popica Onlus si attendono dalla giustizia sportiva una risposta almeno dello stesso livello, in modo da scoraggiare, in futuro, comportamenti simili da parte dei protagonisti del mondo del calcio e porre un deciso argine alla diffusione di sentimenti ostili e incitanti all’odio, che non possono e non devono trovare spazio nelle cronache domenicali dello sport più amato e seguito nel nostro Paese."

(21luglio.org)

VAI ALLA  NOTIZIA ORIGINALE