RCC - “Non voglio esprimere giudizi esagerati ma voglio allo stesso tempo essere chiaro: nella gestione di eventi sportivi importanti, come il derby di ieri, credo si possa, anzi si debba fare di meglio”. Sono le parole di Achille Serra, già Prefetto di Roma, intervenuto stamattina ai microfoni di dell'emittente radiofonica.
“Il fatto che gli scontri puntualmente avvengano nella zona di Ponte Milvio lo sanno tutti, quindi bisognerebbe prenderne atto e cercare di evitare questi disordini. Inoltre nella gestione del traffico e dell’afflusso e deflusso degli spettatori, considerando anche la Finale di Coppa Italia di mercoledì scorso, la polizia municipale dovrebbe essere molto più elastica nel gestire i divieti di accesso e le chiusure al traffico. Così diventa complicato e si creano disagi ai lavoratori e ai tifosi che vanno allo stadio, che si trovano coinvolti in un traffico non congestionato, ma completamente bloccato”.
In merito agli ennesimi accoltellamenti avvenuti ieri, Serra li giudica “un fatto drammatico di Roma, che crea un danno d’immagine enorme per la città per colpa di 4 delinquenti sconsiderati. In altre città avviene molto di peggio, ma rimane il fatto che si parla di questi episodi vergognosi e incresciosi di Roma. Come risolvere il problema? Innanzitutto in Italia non ci sono immediatezza del processo e certezza della pena, e questo mi sono stufato di dirlo dopo anni. E non è vero che non si individuano mai questi delinquenti, ma anche quando si trovano, in Italia trionfa il cavillo, e non la certezza della pena. Nei paesi occidentali e democratici avviene questo, il violento viene immediatamente preso e portato davanti al magistrato che è di turno nello stadio, e che può giudicarlo e eventualmente condannarlo”.
Conclusione sulla questione dell’orario di inizio del derby: “Il rinvio al lunedì rimane scelta a mio modo di vedere incomprensibile. E poi sfatiamo il mito dell’orario di inizio dei derby, perché giocare alle 18 vuoldire che poi il post-gara va gestito di sera. Inoltre gli ultimi derby giocati di pomeriggio non hanno impedito il manifestarsi di scontri e episodi di violenza, quindi sfatiamo il mito che giocare con la luce del giorno sia meglio per la gestione dell’ordine pubblico”.